Un paio di pomeriggi fa, mi sono ricordata di non aver compiuto l’azione che ogni donna in attesa dovrebbe compiere: passeggiare. Un’attività talmente banale che ce la si dimentica ogni giorno. Fateci caso: una corsa in auto, una in tram, una in metro, e l’unica “passeggiata” che facciamo è quella tra l’ultimo mezzo preso e la porta di casa. Questo accade soprattutto se siamo in là con i mesi, ed è un fine giugno torrido. Così, mi sono vestita come una barbona (come vi dicevo la maggior parte dei vestiti non mi scivola più giù sui fianchi) e ho chiuso la porta dietro di me. Manco il tempo di attraversare il marciapiedi e tò chi ti vedo: una mamma con bimbo nel passeggino. Una scena che, fino a pochi mesi fa, non avrei neanche notato, mentre ora è una delle immagini che attira di più la mia attenzione, o che più mi perseguita (a voi la scelta del punto di vista più consono).
Conoscendoci di vista, ci fermiamo qualche minuto a parlare. E’ partito il dialogo fra mamme, e future tali, un copione noiosissimo che si ripete sine die. Impararlo a memoria è uno scherzo da ragazzi. Si potrebbe registrarlo ed andare ogni volta in playback. Lei mi dice che a settembre deve ricominciare a lavorare, e che la cosa le dà noia. Alchè, guarda la mia panza e mi chiede a che mese sto. Così si crea l’aggancio per quella stramaledettissima frase che odio: “Goditela ora, che poi…“.
Ma, perchè? Lo chiedo a voi: PERCHE’???? Questa è madre da manco sei mesi, e mi vuole già dare un consiglio non richiesto. Già mi vuole prospettare l’incubo che mi aspetta dietro l’angolo. E’ tanto brutto il dopo?! Almeno “nel dopo” mi potrò finalmente mangiare un panino con il salame o un piatto di sushi, e smetterla di ordinare al ristorante come Meg Ryan in Harry ti presente Sally.
Ieri pomeriggio, annaspando nell’aria bollente, mi spiaggio sulla poltrona della dentista. Molto cordialmente, tutte mi chiedono come sto. Io dico la verità: ” Oggi non molto bene. Sono due notti che mi sveglio e non prendo più sonno. Mi sento pò rimbambita”. L’assistente, ridendosela, mi dice: “Ora? Vedrai dopo! Questo è niente!”. Insomma Puro terrorismo. Questo è l’isis delle mamme.
Ma che dobbiamo fare? Fino ad un attimo prima che ci crescesse la panza, diventare madri era la fine del mondo: nessun problema, ma solo passeggini firmati e figli geni. Non appena siamo lievitate, al punto di non ritorno, comincia il racconto disatroso di una vita di inferno. Ora io dico, dirlo prima no?
Per annientare lo stress, non mi rimane che fare una cosa: passeggiare, ma sta volta con un’accortezza.. fare lo slalom fra tutti i passeggini del quartiere.
6 Comments
Ciao hai ragione il terrorismo incombe e le persone preferiscono parlare dei problemi piuttosto che delle opportunità perché vige la regola “mal comune, mezzo gaudio” un po’come quando si andava spensierati all’asilo e già tutti prospettavano la difficoltà della scuola elementare e poi medie e poi..quanto di peggio in escalation. Insomma anche se prima di partorire dormissi un mese intero h24 comunque non è che poi se passi qualche notte insonne quel sonno accumulato ti fa da scorta..
Passeggia e sorridi tanto solo tu sai o comunque scoprirai come sarà questa bella avventura che accadrà quando conoscerai il tuo bimbo/bimba, da mamma ti dico solo che così come la vita anche la gravidanza e la maternità se si affrontano con positività saranno esperienze positive!
Vai tranquilla, il dopo é anche meglio della gravidanza….baci, coccole, sorrisi, conquiste. Sí, qualche momento di panico, ma ne vale la pena!!!!!! ❤❤
Ciao Elisabetta, concordo con te: dipende tutto da come si vivono le nostre esperienze. Aggiungerei…anche da come si vogliono Condividere. Penso sia importante dire le cose ” come stanno” , ma appunto con positività, come dici tu. Grazie.
[…] domanda principe è: Saremo all’ altezza? Sicuramente tutti si sono posti questa domanda: anche le mamme terroriste; quelle e quelli che sono nati già imparati; le vip in attesa immortalate sugli yacht; le mamme […]
[…] Quante volte te lo hanno detto? Parenti amorevoli, estranei antipatici, mamme terroriste. […]
[…] domanda principe è: Saremo all’ altezza? Sicuramente tutti si sono posti questa domanda: anche le mamme terroriste; quelle e quelli che sono nati già imparati; le vip in attesa immortalate sugli yacht; le mamme […]