Un’altra cosa alla quale non ho mai creduto, è quando i futuri genitori ti dicono di non avere preferenze circa il sesso del futuro estraneo. Quando qualcuno, alla domanda “ Sai già se è maschio o femmina?”, risponde “No, ma per me è lo stesso”, mente. Mente di una menzogna non grave, s’intende, ma a cui non crede manco il bimbo stesso. Lui, o lei che sia, intento a gravitare nella tua pancia, a nuotare, a mangiare, a bere, e dio solo sa a fare cosa altro ancora, ha un’unica certezza. Può non sapere se vorrete dargli il latte artificiale o quello materno; se lo vestirete come un pupazzo firmato o come la piccola fiammiferaia; se lo manderete a cagare alla sua prima colite; ma una cosa in cuor suo la sa: pagherà tutta la vita il suo personale peccato originale. Non essere nato del sesso che volevate!
Non dico che, se ci facesse lo “scherzetto”, non gli vorremo mai bene. Immagino che, nonostante tutto, ci potremmo anche affezionare alla lunga. Tenteremo di resistere e di evitare di scambiarlo, in ospedale, con la signora del letto accanto. Una volta a casa, alla sua prima pupù, ci sforzeremo di cambiargli il pannolino, anche se sappiamo benissimo che avremmo ragione a lasciarlo affogare nel suo brodo. Anche perché, dopo i nove mesi di paranoie che ci ha inflitto, un po’ di gratitudine sarebbe lecito aspettarsela. Ma diciamoci la verità, sarà comunque dura, per cui perché mentire?
Ho visto mamme che, a denti stretti, ammettevano di aspettare un maschietto al posto di una femminuccia (o viceversa). Comprendendo il loro stato d’animo, chinavo il viso dicendo “ Sarà per la prossima volta”. Ma la mamma onesta, per non farsi ascoltare dalle benpensanti, mi sussurrava “Col cavolo che mi frega un’altra volta! Il prossimo lo adotto. Ma a distanza, che non mi fido più!”.
Certo, tutto cambia se la vostra famiglia è già numerosa. Se avete dai cinque bambini in su è lo stesso, perché avrete già provato le gioie ed i dolori di entrambe le razze. Cioè sia la versione basica maschio, che quella più complessa femmina. Se però i cinque figli fossero dello stesso sesso, la preferenza e si che ce l’avete pure voi! E’ palese. Ne avete fatti proprio cinque affinché, per la legge dei grandi numeri, vi facessero un miracolo, e vi arrivasse la versione aggiornata. In tal caso, mi permetto un consiglio: rinunciate, perché già sapete che non è cosa!
Io ho una mia personale, ma davvero discutibilissima, opinione. La prima volta, noi future mamme vorremmo sempre che fosse femmina. Non fraintendetemi: non perché un maschietto non possa essere adorabile, o non possa essere “migliore” della sorella (notate che ho già inserito l’opzione sorella, perché il secondo è d’obbligo se il primo è maschio) ma per la questione marito/compagno/fidanzatino occasionale. Già con quest’ultimo dobbiamo fare un grande sforzo quotidiano di sopportazione e di ri-educazione, due insieme sono davvero troppo! E dopo nove mesi un po’ di riposo ce lo meritiamo. Ed anche qui poche bugie bianche. Chiunque sia il “nostro lui”, amabile, bellissimo, buonissimo, gentilissimo, premurosissimo e come lui non c’è nessuno, rimane sempre un uomo, all’incirca. Lui sopporta noi, qualunque cosa voglia dire, noi tolleriamo lui e le sue tute pseudo agonistiche impregnate di tanfo letale.
Per evitare la menzogna, io, alla domanda “Sai già di che sesso è?”, rispondevo: “Non lo so, e manco ci voglio pensare”. Perché io lo sapevo, sin dall’inizio, di quale sesso si doveva presentare. Se poi mi faceva lo scherzetto, avevo già pronto un biglietto per Miami per staccare un po’ la spina. Certo, mi rodeva che l’estraneo dovesse venire con me a divertirsi. Ma non avevo certo la possibilità di staccare il marsupio.
Sono stata in passione sino all’ultimo, sino a quando, un bel giorno, la ginecologa non si è espressa.
Lei: “Questo è il femore.”
Io: “Non so come lo vede, io non so manco dove sta il mio. Non è una cosa che si sviluppa da anziani, poco prima di rompersi?”
Lei: “ Questa è la testolina.”
Io: “ Può essere. E’ tonda.”
Lei: “ Questo è l’intestino..”
Io: “ Se lo dici tu ci credo. Del resto il feto non può confutare.”
Ad un certo punto, ha visto quello che solo una ginecologa dice di vedere. Lei può vedere come il bimbo del Sesto Senso, cose che gli altri manco con i super poteri. Vedendomi tesa, mi ha chiesto se avessi preferenze. Ha risposto mio marito per me: “Lei vorrebbe una femmina, per me è lo stesso, sono agnostico”. Si, mente pure lui, fa parte della combriccola. Ma lo perdono per amore.
Lei ha sorriso ed ha detto: “E’ femmina”.
Io: “Davvero?”
Lei: “Certo”.
Io: “Non mi starà mica prendendo in giro? Sono in stato interessante, non so se lo sa.”
Lei: “Ma certo, che è vero. E’ femmina! Che non le vedi queste linee?”.
Si vabbè!
Diciamo che mi sono fidata, ma ho atteso conferma all’ecografia successiva. Da allora, il mio viso è più rilassato. Sono felice. Certo, vi confesso che, quando sento quelle storie di chi alla fine scopre che avevano sbagliato la “previsione”, ho paura. Questa non gliela potrei proprio perdonare, né alla bimba/maschio, né alla ginecologa. Proverei almeno a portargliela indietro. Ci sarà pure una garanzia per vizi, aliud pro alio?
5 Comments
Concordo ( in parte ma tanta parte..) con quello che scrivi! Beh, il primo è’ maschietto, orgoglio de mamma e de papà’ farà’ strage di femmine… Ben venga! Tanto nessuna è’ bella e brava come te ( suocera/ mamma di maschio!) e nessuna nuova nuora potrà’ competere!
In realtà’ e’ un lavoro duro: tra qualche anno ci troveremo ad essere una figura discussa e forse” odiata” da chi vuole tagliare il nostro cordone ombelicale ( cazz… Tuo figlio ha appena 40 anni!)
Ma se torniamo indietro nel tempo e analizziamo la nostra posizione, vediamo che rispetto alle mamme di femmina abbiamo fatto un lavoro più’ ” duro”…. Non mi dilungo…. Abbiamo una lista di 4 nomi tra cui scegliere ( voi 2500)… Un misero angolino nei negozi di abbigliamento… E tanti insetti reali con cui giocare!
Tutto ciò’ per dire, che fermo restando la venerazione reciproca madre/ figlio ( caspita questo piccolo uomo di adora come mai nessun altro uomo al mondo e ti vede bellissima anche senza trucco!!)…. Il secondo venga possibilmente femmina… Tanto per cambiare… L armadio!
Proprio ieri, su un blog che non ricordo ma che se recupero linko qui, “una mamma di femmina” diceva che quelle “di maschio” hanno un compito difficilissimo: insegnare il rispetto verso l’altro sesso. Che dire rispetto ad un dovere e ad una responsabilità del genere (SOPRATTUTTO IN ITALIA NE SENTIAMO TUTTI UN GRAN BISOGNO), se non che davvero il compito che attende i genitori in questo caso è veramente da non sottovalutare?
Sempre la stessa persona, aggiungeva che quello delle mamme di femmina è un altro arduo compito: insegnare il rispetto verso il proprio sesso. Ed anche in questo caso, e sempre soprattutto in Italia, non è mica uno scherzo da ragazzi!
Non so come sarà, ma dall’esterno ho sempre visto che “il lavoro più duro” non lo fanno le mamme di maschio o quelle di femmina, ma chi, come nel tuo caso, sa che avere un figlio non consiste solo nel metterlo al mondo, ma anche nell’insegnargli qualcosa. Nel trasferirgli valori, principi, sensi di responsabilità, limiti, ed ovviamente anche il rispetto dei propri diritti. Sono sicura che sarà difficile, e spero di essere in grado di farlo.
Per quanto riguarda “gli insetti reali con cui giocare”, hai tutta la mia stima, il mio rispetto e la mia comprensione più profonda ed assoluta! Solo per dover assistere a questo, meriteresti una vacanza premio sponsorizzata da Chanel.
Penso di averlo letto anche io, qualche giorno fa!
P.s. Ma non divaghiamo…..La mia vacanza premio?!
Io aspetto un maschio e volevo un maschio, e sono al primo..
😉
Dai, che bello! A che mese sei?