La Moderna Mamma Modello

Dopo una notte passata a fare a cuscinate con le zanzare,  ad evitare le correnti  del ventilatore, e a fare sù e giù materasso-water, a causa della minzione frequente, mi sono svegliata un pò rimbambita e con un pensiero in testa. Leggendo il post (che consiglio anche a voi)  Si fa presto a dire green di Mummy in progress, ho trovato conforto e così vi espongo il mio pensiero: l’annosa questione della mamma ecosostenibile.

Pannolini lavabili, latte materno, attrezzature del pupo solo se second hand, pappine bio, fasce al seno rigorosamente prestate. Questi sono i dictat della m.m.m.: moderna mamma modello.

Tra i libri che mi fanno compagnia, nella calura estiva dei 38 gradi in casa-senza-aria-condizionata (meno male che la bimba non nasce ora, altrimenti sono sicura che si rifiuterebbe), c’è un libro che si chiama Bebè a Costo Zero di G. Cozza. Me lo hanno straconsigliato…e  che facevo, non lo compravo?!

Il libro offre alle future mamme degli spunti validi, ti fa riflettere su tante cose ma, tutto sommato vi confesso, l’ho detestato. Non a caso,  al momento, lo sto usando contro il muro per combattere le zanzare tigre.

Vi faccio la strasintesi: quando fate un figlio non vi fate fregare, non vi serve nulla, non comprate nulla. Fatevi prestare TUTTO. Tanto è convincente, dico sul serio, che io alla fine di ogni capitolo pensavo: ma non ci conviene farci prestare anche il figlio? Sai quanto risparmiamo in assoluto!

Vestiti, pannolini lavabili, passeggini, giocattoli, libri e cosi via, vengono proposti tutti rigorosamente “a costo zero”. Funziona così: li devi scroccare a qualche fesso che li ha già comprati al posto tuo.  “Ciao fesso, dopo che hai speso 800 euro di passeggino-carrozzino-vestitino, che fai mi li presti? Aspè ti do l’indirizzo di casa, che me li porti“. Vedete voi se non è un messaggio ambiguo.

Siamo tutti d’accordo che spendere cifre esorbitanti per cose che hanno un uso limitato nel tempo è una follia, ma un pò di moderazione insomma! Quanto meno per i seguenti motivi:

1) una mamma può anche avere il piacere sacrosanto di comprare qualcosa, senza sentirsi dire che se ne frega del pianeta, o che è una sfigata disinformata.

2) non credo che ci sia tutta sta gente che abbia voglia di regalare/prestare qualunque cosa, sicura che non gli serva più in futuro.

3) questo ragionamento lo dovremmo fare con tutto il resto della nostra vita (altrimenti puzza un pò di fanatismo tout court).

4)  demonizzare tutte le industrie che si muovono nel mercato dell’infanzia, vuol dire non capire che c’è anche qualche semplicissimo impiegato (non il diavolo in persona direi) che ci lavora. Se nessuno compra più nulla, facciamo chiudere le aziende e vanno tutti a casa? Sai che felicità!

5) non possono proporre di spalmarci sull’addome l’olio di oliva al posto del Rilastil (o di prodotti simili). Evitiamo che qualcuno ci chieda dove abbiamo nascosto l’aceto e l’insalata.

6) è una follia proporci di usare, per fare il bagnetto al bambino, l’acqua di cottura del riso. Con il cavolo che mi metto a preparare il riso, che manco mi va, per lavare il bebè. Gli credo sulla fiducia: è già pulito. Mi vado a preparare un piatto di pasta.

Non fraintendetemi mamme, informarsi è sicuramente importante, in modo che ognuna possa prendere la strada che sia più in linea con il proprio modo di essere. Io stessa glielo darò un occhio a sti pannolini lavabili, e mi metterò alla ricerca (ma sinceramente c’ero arrivata da sola) di passeggini di seconda mano…ma su internet, non da scrocco. E’ il costo zero nazista che mi inquieta, mi puzza dell’ennesimo criterio per giudicare chi non fa come te.

Del buono questo libro lo ha ovviamente. Ad esempio ti suggerisce, se proprio-proprio devi comprare i pannolini usa e getta, di comprare pacchi doppi o in offerta, anzichè a prezzo pieno. Bene, se c’è qualcuno che ha bisogno di leggere in un libro questo consiglio, per poter dare autorevolezza alla logica del 3×2, allora è in target con Bebè a costo zero. Sai che c’è? Io sono la fessa che l’ha comprato, e glielo presto volentieri.  Sul  bebè però…che ognuno si tenga il suo.  Barattiamolo un’altra volta! Non mi sento ancora pronta.

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1 Comment

  • Reply Micky Luglio 2, 2015 at 9:43 pm

    Daccordo in pieno con te! Lo scrocco selvaggio non mi è mai piaciuto!!!!!

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