Ieri è stata una giornata strana. La prima, dopo mesi, in cui non avevo nulla da fare. Nessuna visita, nessun esame, nessun referto da ritirare, nessun corso da seguire. Sono anche riuscita a svegliarmi alle 10.00 del mattino, senza alcuna traumatica pausa notturna dovuta ad insonnia, vescica vivace, ansie e preoccupazioni. Certo, dormire sotto quel macigno di pancia, non è una passeggiata. Senza aiuto, non riesco manco a girarmi da un lato ad un altro. Infatti, credo fermamente che i figli si facciano in due, perchè ti serve una seconda persona per poter fare le attività più banali, come allacciarti le scarpe, quando non arrivi più ai piedi, e girarti da destra a sinistra nel letto, quando gli addominali sono seppelliti sotto tua figlia.
Al risveglio, però, è scattato un bisogno improvviso. Avevo bisogno di qualcosa, ma non sapevo cosa fosse. Nel dubbio, dopo pranzo, ho finito quasi un’intera scatola di gelato al Cookie. Ma la voglia non si è placata, e tutti quegli zuccheri non mi servivano manco per monitorare la curva glicemica. Allora sono uscita.
Chiacchierando al telefono con un’amica, non mi sono resa conto di essere entrata alla Coin. Sono scesa al piano interrato, in cui si vendono cose per bambini. Quanti pigiami a pois mi ammiccavano sornioni. Quante splendide righine mi sorridevano furbescamente. Ne prendo in mano un pò, poi fanno capolino le targhette dei prezzi, e faccio la brava. Salgo al piano di sopra, complimentandomi con me stessa perchè “ho risparmiato”, ho resistito. Orgogliosa di me stessa, mi ritrovo di fronte al corner Pandora. Ganza come un galletto Vallespluga, mi dico che posso buttare un occhio dove voglio, tanto non ho problemi a resistere. Dieci minuti, ed esco con un paio di orecchini che non mi servivano assolutamente, ma di cui avevo assolutamete bisogno per superare la giornata!
Mi raggiunge mio marito che mi dice: “Non ti giudico“. So che parla con il cuore, perchè se parlasse con il cervello mi direbbe altro. Incrociamo una ragazza che ha dei pantaloni bellissimi ed anche dei bei sandali. Mi giro, come farebbe l’uomo medio, e dico: “Li voglio, li voglio…Meno male che non so dove li ha presi“. Lei procede veloce, io come una lumaca, per cui non faccio in tempo a chiederglielo. Incrociamo un negozio in cui avevo avvvistato delle improbabili (ma carinissime) agende dove prendere appunti, scrivere le mie idee. E riparto: “Possiamo entrare? Posso prenderle?“. Lui si fa silente. Io ragiono e dico: “Ok. Dimmi di no, ti prego! Dimmi che non è la cosa giusta da fare!“. Ma lui ha il cuore tenero e mi dice: “Te la prendo io quando fai 1000 followers su Fb!“. Bonci Bonci Bo Bò … gli piace vincere facile. Quel negozio potrebbe non resistere tanto tempo.
La morale di tutto questo?
- Quando sentite di aver bisogno di qualcosa, ma non sapete cosa, si tratta di una qualunque cosa da comprare.
- Se siete incinte, non pensate che si tratti per forza di qualcosa a forma di cibo. E’ poco probabile. Siete pur sempre delle donne.
- Non essendo ancora delle madri vere e proprie, vincerà un paio di orecchini, sul pigiama della vostra T2. E non vi sentite in colpa manco pè niente.
ps. Ragazze, sono nelle vostre mani. Voglio assolutamente quell’agenda inutile. Fatemi raggiungere i 1000 Mi Piaci. Altrimenti sono fo….a!
3 Comments
Peraaaammmmme!!! Pure io voglio un gingillo o una borsa!!!
Vai tu a comprare. .. perché a noi non ci pensa nessuno?
Sarà’ fatto!