Quelle Giornate No

Quanto vorrei fare la figa e raccontarvi che non c’è niente di più facile che stare a casa tutto il giorno con il vostro fagottino. Come vorrei darmi (vi) l’immagine che leggo nei blog di successo, in un sacco di commenti ma in pochissime chiacchiere telefoniche, su what’s app e vis à vis.

Come vorrei dirvi che non mi fanno male i polsi a reggerla tutto il giorno in braccio. Come vorrei raccontarvi che è bellissimo cercare di farle mangiare un pò di frutta, e vedere che chiude la bocca, mi dà una manata e cade tutto a terra e sulla tutina. Che è una meraviglia metterla sul tappetino, allontanarsi di un mezzo metro per sedersi, e sentire subito che piange e che urla e che vuole tornare in braccio.

Ma questo non è quel tipo di blog. Questo non è quel genere di post che è tutto perfetto, e mi faccio tanti selfie e mi escono un sacco bene. Io non sono quel tipo di persona.

Eppure io, a mia figlia, voglio un bene dell’anima. Eppure vedere mia figlia che accetta un pochino di quella frutta, mi riempie di allegria e sorrisi. Eppure guardarla sul tappetino, alle prese con lo studio delle sue manine, con le sue prime giravolte, mi sembra di assistere ad uno spettacolo che quelli de Cirque du Soleil sono dei poveracci.

E non penso di parlare male di me come madre se scrivo questo di me. Non penso di raccontarvi che mia figlia è più impegnativa di altre bambine. Anzi, più la guardo e più penso che non ce ne è per nessuna. Ma il punto è un altro. E’ che qui siamo gente normale. Gente senza staff fisso. Gente che deve anche rassettare (all’incirca) la casa, e che deve anche trovare pò di tempo per lavorare. Gente felice (che sa di essere fortunata) ma anche gente stanca, alle volte, senza che la sera sia già arrivata.

Qui siamo gente che ha una sola figlia,  e che è ancora all’inizio. Ma non è che per potersi lamentare una deve avere per forza tre figli grandi. Che poi non è una lamentela, non è un “non ne posso più”. Anzi. Io ne vorrei ancora, e ancora. Ma alcuni giorni sono più duri e vorresti poter uscire in cinque minuti, e farti una passeggiata, magari anche con un’amica, farti un aperitivo decente e poi tornare a casa.

Che poi, io ci provo a farmi i selfie. Solo che non sono fotogenica! Infatti la foto me la sono fatta scattare, ed in un Pomeriggio Si.

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6 Comments

  • Reply Mamma avvocato Marzo 16, 2016 at 6:09 pm

    Non sei la sola ad essere normale e sentirti così, al di là dei post sui blog in cui si racconta solo il bello (non sul mio, comunque). I selfie pubblicati continuamente su Facebook a me un po’ fanno impressione, sai?

    • Reply Stato di grazia a chi? Marzo 16, 2016 at 11:13 pm

      Hai presente quando hai scritto del terzo figlio? E’ un pensiero bellissimo, ma mi domando come si faccia, se uno solo, certi giorni, ti sfinisce. Quei giorni, giorni come oggi, mi interrogo su cosa mi sfugga. Quale sia il segreto, la formula. Grazie ?

  • Reply Concetta Marzo 17, 2016 at 3:22 pm

    Alzo la mano, anch’io sono una normale. E nonostante la mia sia più grande, ci sono ancora giornate No. Di quelle che hanno tre figli, non so come facciano, solo che ammetto che dopo un po’ si diventa più indulgente.
    Dei selfie no comment.
    Baci

  • Reply Ilaria Marzo 22, 2016 at 2:58 pm

    Quanta verità nelle tue (belle)parole? Allora a quanto pare tutte le mamme sono simili,sembra la mia giornata tipo?

    • Reply Stato di grazia a chi? Marzo 22, 2016 at 3:42 pm

      Sicuramente, la maggior parte di noi, ha giornate tipo molto simili 🙂 Grazie!

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