Le Bambine che eravamo

Un paio di settimane fa, sono stata invitata alla presentazione di un libro. Il libro in questione si chiama Wonder Women: dites oui à vos pouvoirs ed è scritto da una mamma. Una mamma con tre figli ed una posizione lavorativa sicuramente impegnativa. Valèrie Lorentz-Poinsot, questo il suo nome, ricopre la carica di direttore generale delegato del gruppo Boiron.

Dite di sì ai vostri poteri, è una grande esortazione rivolta a tutte le donne, non solo alle mamme. A noi donne che, troppo spesso, manchiamo di autostima. A noi donne che, sebbene siamo arcaicamente abituate (battute a parte) a fare più cose contemporaneamente, ad essere empatiche, generose, a perdonare gli errori degli altri, siamo poco clementi verso noi stesse.

Noi siamo abituate, almeno la maggior parte, ad avere grandi idee e fare mille progetti, ma a cassarli prima di metterli in pratica. Spesso abbiamo paura di commettere errori, che non ci perdoniamo facilmente. Spesso cerchiamo di fare tutto, senza chiedere aiuto. Spesso, troppo spesso, ci dimentichiamo dell’audacia, del coraggio, della voglia di fare, di quando eravamo bambine.

Un mondo in cui le donne si tarpano le ali, addirittura  da sole, è un mondo con una marcia in meno.

A mio avviso, non importa che tu faccia l’amministratore delegato, l’operaia, la casalinga, la ricercatrice o la maestra, la giornalista o la stilista. Non importa che tu sia madre o meno.Non importa che tu abbia un figlio o cinque. A mio modesto avviso, l’importante è che tu abbia scelto, nei limiti del possibile, chi diventare e cosa fare. Che non l’abbia scelto la tua paura di fallire, di non essere all’altezza o, peggio, che lo abbia deciso qualcun altro, perchè sei donna e perchè sei mamma.

Con o senza il body della bandiera statunitense della Wonder Woman dei fumetti anni 40, diciamo Si, ai nostri poteri, e mettiamoci a disposizione della grande bambina che c’è  dentro di noi!

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