Gattonamenti e Farfugliamenti sono le cose che ci allietano di più in questo periodo. A sette mesi di vita, ci sono bimbi alle prese con le prime risse al bar, altri che stanno studiando per l’ MBA, altri (quasi sempre i tuoi) che ancora non si decidono a sollevare il culettino e a dire quella PAROLA. LA PAROLA. MAMMA.
Se sei al primo figlio, non ha la più pallida idea di quando queste cose accadranno, e ti fai prendere dall’ansia perchè pare che, proprio tutti, siano in procinto di fare il primo interrail, tranne chi sai tu.
Ormai, non googli più. Perchè lo sai benissimo che Google è il peggior nemico di chiunque cerchi una consolazione. Se hai 37, 8 di febbre, è lì a dirti che la morte è imminente, figuramoci quando cerchi qualcosa per tuo figlio cosa è capace di fare!
Per fortuna, c’è chi è pronto a giurarti che il proprio figlio non ha mai gattonato, per cui, puoi stare tranquilla che prima o poi anche il tuo camminerà. C’è chi ti racconta che la prima parola è stato papà, ma poi c’è stata la redenzione. Ovviamente si tratta di genitori con figli quasi anziani, per questo disposti a narrarti l’inenarrabile.
Per noi, invece, che siamo nel mezzo del cammin, la cosa è diversa. Ognuna si arma come può. C’è chi grida alla santità, confondendo il buon approccio che ha il figlio con il bagnetto, con la più nota e prodigiosa camminata sulle acque. C’è chi allerta l’Accademia della Crusca, confondendo un piccolo ruttino del bebè, con il neologismo floreale che fu all’apice della cronaca poco tempo fa.
C’è anche chi si nasconde. Ogni qualvolta esce l’argomento su chi gattona e chi no, chi pronuncia i primi versi e chi invece apre la bocca solo davanti ad un gustoso biberon on the rocks, qualche mamma finge una diarrea per correre a casa, glissando sul tema.
C’è, infine, chi si arma come la sottoscritta: registra, sul telefono, la PAROLA DELLE PAROLE. Si pigia sul play, e parte a ripetizione MAMMA MAMMA MAMMA MAMMA MAMMA MAMMA. Si incrociano le dita e si spera nel miracolo.
Sino ad ora, Allegra pronuncia solo do e bri. Mi aspetto, come prime parole, Domodossola e Brindisi.
Sul gattonamento, invece, ci ha lasciato sorpresi. Mentre prima si rotolava in ogni dove, e la trovavi sotto qualsiasi luogo pericoloso, da quando sta seduta con la schiena dritta, come manco Carla Fracci ai tempi d’oro, si rifiuta di mettersi a carponi. Avanza da seduta, ma , possibilmente, se può, non avanza proprio.
Sta lì, seduta sul tappeto, in mezzo ai giochi, come un piccolo buddha. Un oracolo che, se interrogato, ti alletta con Bri come Brindisi e Do come Domodossola. Cosa ci voglia dire non si sa. Ma, come dicono i saggi, non è importante la risposta, quanto la domanda. Se chiedi qual è una delle province della Puglia, fai la parte della persona intelligente.
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