Ok, forse il titolo è un po’ forte, non si impara mai abbastanza sullo svezzamento! I figli, durante le prime pappe, ci mettono talmente tanto alla prova (a noi, ai nostri vestiti e ai pavimenti delle nostre cucine) che ogni giorno la sfida si fa più ardua.
Ad ogni modo, sabato scorso, grazie a Philips Avent che presentava il suo EasyPappa, secondo me un regalo da mettere già nella lista nascita, ho avuto modo di imparare qualcosa in più sullo svezzamento questo sconosciuto. Con l’aiuto di una nutrizionista, Stefania Ripamonti, e di Elena di Il Mondo di Bu, mi si sono accese delle lampadine sulle pappe & dintorni.
In sintesi, alcune nozioni che penso possano essere utili a tutte:
- Al di là dei mesi, il bimbo è pronto per lo svezzamento, quando è capace di stare seduto correttamente, afferra gli oggetti, e riesce a prendere il cibo con il cucchiaio
- Seppur non debba mai fraintendersi il gioco con la pappa, è bene ricordarsi che questa è una fase di scoperta ed esplorazione, per cui no ad ansie e keep positive
- L’iter dei cibi deve essere: semiliquidi/semisolidi/solidi
- Prima del VII mese è consigliato non introdurre farine con il glutine. Mai prima e mai dopo, in quanto, molte ricerche hanno dimostrato che la celiachia è più facile che si sviluppi quando l’introduzione del glutine è stata anticipata o posticipata
- Meglio offrire pappe e frutta non miste, o in cui ci sia predominanza di un alimento sugli altri. Il bambino, in futuro, deve riconoscere i gusti assaggiati ora
- Al VI mese le pappe di latte saranno ancora tre, mentre al VII, oltre al pranzo, anche la cena verrà sostituita dalla pappa
- Mai avere paura che il bimbo mangi poco o troppo, purchè siano rispettate le curve di crescita, perchè i bambini si autoregolano
- Soprattutto intorno all’anno, il bambino potrebbe mangiare di meno. Questo non deve costituire ansia, in quanto le curve di crescita tendono a diventare più lievi
- In presenza di legumi, che si possono introdurre dopo il settimo mese, mai dare carne o pesce. La quantità di legumi consigliata è di 40-50 gr a pasto
- Il pesce, come la carne, si può dare quasi da subito, mentre per il sale, lo zucchero e le uova, bisogna attendere
- Per qualunque dubbio, chiamare il pediatra, in quanto ogni bimbo è diverso ed è inutile farsi prendere dalle ansie se i nostri mangiano di più o di meno degli altri
Quello che è importante nello svezzamento, è l’occasione che ci offre nostro figlio. Come sempre, un suo momento di crescita rappresenta una crescita anche per tutta la famiglia. Nello svezzamento, l’occasione per tutta la famiglia è quella di cambiare le abitudini alimentari. Se non siamo tipi da legumi, frutta e verdura, è il momento di cominciare. Quando arriverà l’ora di mettersi tutta a tavola, anche per l’attitudine dei bimbi all’emulazione, è meglio che ci siano nei piatti gli stessi alimenti. Se gli propiniamo vellutate di verdura e pesce lesso, mentre noi mangiamo i bordi bruciati della pizza, che poi ci sputino addosso un pezzo di broccolo, è il minimo!
5 Comments
Articolo davvero interessante ?✌?️
Grazie. Sono contenta lo abbia trovato utile!
Francesco ha compiuto un anno e non vuole più cibo liquido e pappette. Sto iniziando a disperarmi perché dopo aver mangiato il suo pasto, se ci vede mangiare piange perché ne vuole ancora. Il problema è che vuole sempre e solo masticare ?
E se mangiate insieme? Magari, all’incirca, le stesse cose? Ovviamente a lui fate a pezzettini. Non mi ricordi chi lo diceva: i bimbi sono “ispirati” dai colori che noi abbiamo nei piatti. Se vedono che mangiamo diversamente, vogliono emulare….Se me magno un cornetto, e faccio finta di offrirle un pezzettino, mia figlia apre la bocca. Sentendo i pediatri, cmq, i nostri figli si autoregolano. Tu ci credi? Mah! 🙂
[…] Eh, si, ci sono le mode anche per lo svezzamento. Se avete bisogno di qualche dritta, leggete Qui. Dopo di ché solo tanta pazienza, molti bavaglini e tempo al […]