Essendo una tipa poca avvezza a programmare le vacanze (perchè organizzazione e vacanza sono ossimori), mi sono trovata a scoprire, solo ora, com’è dura quando hai un figlio.
Questa sarà la prima estate con figlio a carico. Non ho la minima idea di quello che accadrà. L’unica certezza è che sarà meno vacanza del solito.
Niente spiaggia dalle 12.00 alle 20.00. Niente pasti frugali ad orari quando capita. Niente bagni di mezzanotte (ok, questo non l’ho mai fatto, magari voi si). Niente valigie piene di soli costumi. Niente birre, racchettoni, e patatine al tramonto o cenette quasi notturne.
L’anno scorso ero incinta, c’erano 40 gradi, e il mare non l’ho visto manco con il binocolo. Quest’anno ho un pò di pancetta, il clima è molto più gradevole (te possino! non potevi fare così nel 2015?!!!), il mare chissà.
Tornando all’inizio, io non ho mai organizzato in anticipo una vacanza. Si, spendevo di più facendo tutto alla fine, ma ero felice così.
Non avevo problemi a cercare la struttuta più adatta, la località family friendly, prendere il metro Ikea per regolarmi con la distanza tra casa e spiaggia. Non ho mai incrociato le case degli orrori made in Adriatico (che poi sarà così anche sul Tirreno… era per mettere in grassetto un frasone ad effetto).
Si, perchè ora che sto cercando in ritardo, in qualità di mamma sono in ritardo ipso facto, ho la certezza che in Italia, chi affitta casa a sventurati avventori, lo fa realizzando appartamenti degli orrori. Ed offrendoti una vera esperienza, un pò come quella delle carceri che diventano alberghi, si fanno pagare cari e sono pure sold out.
E’ l’Ugly Experience, mamma!
Ragazze, arredare case al mare con mobili di legno stile Trentino Alto Adige in pieno 25 dicembre, con lisi divani di pelle che ti si attaccano alle chiappe già solo a guardare le foto, con cucinini, che il fornelletto a gas del campeggio ti sembra un elettrodomestico di lusso in confronto, è una vera arte! E non la vuoi pagare? Camere da letto che farebbero paura a chi ha ucciso Laura Palmer, cessi (perchè mi rifiuto a chiamarli bagni) che quelli pubblici sono da ricchi. Infine, foto che, per amore della verità, immortalano anche le scope accanto al piano cottura e cestini della spazzatura pieni, è ovviamente frutto di geni del male. Quando poi, c’è pure scritto che sono appartamenti ristrutturati, senti una goccia di sudore scivolare lungo la schiena.
Ecco, care mamme e papà che, come me, fino a qualche anno fa, prenotavate all’ultimo un volo per la Grecia, con annessa casetta romatica in un romantico villaggio di pescatori, nel quale vi bastava un paio di chianelle e molti bei costumi per essere felici, sappiate che la nostra pacchia è finita.
Spiagge di sola sabbia, con mare basso, file di ombrelloni attaccati l’uno all’altro che ti prende la claustrofobia, casette a pochi metri dalla spiaggia, ma contemporaneamente in pieno centro, riducono di molto il nostro piano di azione. Di ricerca.
Comunicate alla Farnesina dove vi trovate, in quale residence, hotel o casetta made in Italy. Se non date notizie entro una settimana, giuro, vi vengo a cercare.
6 Comments
Cara, questa e’ vita vera! Sappi che chi cerca adesso x luglio case in località di montagna entro i 100km da milano perché ha una pupa di tre mesi ti capisce perfettamente. Il peggio per me sono avide vecchine proprietarie immobiliari di interi paesini che ti vogliono affittare mansarde o sottoscala fetenti e che li devi andare di vedere di persona perché internet non ce l’hanno, le care nonnine.Comunque, buone vacanze!
Senza internet hai il fascino del mistero 🙂
cara….mio figlio ha 12 anni..ricordo ancora la prima vacanza …;)
Immagino. Sarà una di quelle esperienze indelebili ?
hehehehe….. abbastanza!!!! da sola al mare con la macchina piena stracarica (tipo anche la pentola a pressione, la gallina per fargli il brodino e dio solo sa cos’altro 🙂 ) la gente che usciva e io che rientravo dalla spiaggia…..uuhh…però dai….ci sta 🙂
oh povera, quanto ti capisco!