La Droga delle Mamme: Lo Shopping On line

Suvvia Mamme di tutto lo Stivale, urliamolo. Liberiamoci da questo peso. Facciamo coming out.

Ciao, mi chiamo Rossella, sono mamma da 10 anni e…. e non faccio shopping online da..ehm..30 minuti!

Complici i primi mesi, durante i quali, uscire era un’impresa impossibile. Complici le nottate, con gli occhi a palla, a cullarla con una mano, e con uno smartphone dall’altra. Complice la catarsi che, in quanto donne, viviamo grazie all’acquisto. Siamo diventate delle addicted dell’online per baby.

All’inizio erano sole le newsletters della Prenatal, di Petit Bateau, di Imaginarium, etc etc…così, in un niente, ti sei ritrovata iscritta a qualunque sito avesse l’immagine di un bebè. Siti per la casa, le camerette, i giochi, i vestiti, la puericultura. Non ci lasciamo nulla. Tutto quello che, vagamente, possa avere a che fare con un individuo in miniatura.

Signora, le interessa iscriversi, alla nostra newsletter? Sarà avvisata, per prima, delle nostre promozioni. Eh si, che non sei una mamma teen, lo sai benissimo che non riceverai mai una mail con scritto: Gratis, eccezionalmente,  solo per te. Eppure ti iscrivi e ingolfi la posta.

Veloci, efficienti, task force contro le resistenze dei mariti. Rapidi ed indolori i nostri acquisti nel cuore della notte!

Notti passate e pensare: lo prendo o non lo prendo/ Domani lo troverò ancora/ Chissà quanto costa in negozio (la domanda delle domande).

In negozio ci saremmo date un contegno. La carta non è mica quella gold: abbiamo il tetto giornaliero talmente basso, che pure il cartoncino della carta, vale di più!

On line, invece… Usiamo le carte di chiunque. Aspettiamo la mezzanotte per essere al giorno dopo. Prenotiamo. Diamo un acconto. Mettiamo nel carrello. E’ finita. Siamo le eroinomani di Amazon.

PACCHI

Dove sarà il nostro pacco? Lo avranno spedito? Quando arriva? E tracciamo. Tracciamo, come fossimo la Dia sulla pista dei Narcos. Ma, qui, le Narcos siamo noi. Lo avranno lasciato in portineria?

Siamo loggate dovunque. Abbiamo più nickname e password noi, che gli impiegati della Nasa. La fantasia ha un limite, e non sappiamo più che nome inventarci.

Siamo disposte a qualunque cosa per avere altri soldi. Per comprare. Comprare.

Compriamo cose di cui ignoriamo l’uso. Ma è bio. E’ buono. E’ nuovo. E’ indispensabile. Non c’è ancora in Italia. E’ il mio primo figlio, dai!

Come per l’album di figurine, ci confrontiamo su ciò che abbiamo e ciò che ci manca. E, fosse pure che nostro figlio non usi più il pannolino, se c’è una super offerta a zero costi di spedizione, la dobbiamo prendere. Non si discute.

E gli stickers per la stanzetta. E i ricambi del mangiapannoli. E i tappetti e le costruzioni. C’è l’offerta, il pentapack, e me ne frego se quella taglia non la porta più!

Abbiamo di tutto in quel carrello. Roba per lui, per lei, per l’intera popolazione mondiale. Ma non è colpa nostra: dobbiamo raggiungere la soglia della spedizione gratuita.

Allora, capiamoci. A noi non ce ne frega un benemerito della roba che compriamo. A noi piacciono: il carrello, i preferiti, suggerisci ad un amico e la spedizione!

 

 

Se vuoi salvarmi da acquisti che non potrò mai saldare, metti Mi Piace alla mia pagina di FB. Invita gli amici… che ho tante cose nel carrello e non vorrei svuotarlo!

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6 Comments

  • Reply Stardust mamy Luglio 6, 2016 at 8:20 pm

    A noi piacciono: il carrello, i preferiti, suggerisci ad un amico e la spedizione!
    sono morta!!!! Oggi ne parlavo con un’amica che ha un blog stupendo che tratta soprattutto di cosmetici, e che mi sta facendo impazzire perchè vorrei comprare tutto quello che recensisce, noi AMIAMO IL CARELLO!!! E pensa che dietro ai nostri carrelli ci sono schiere di multilaureati che di strappano i capelli cercando di analizzare perchè i carrelli vengono abbandonati 🙂 sta cosa mi fa morire!
    Io ho Neve cosmetics aperto sul mio carrello da tipo tre gg!!! Continuo a guardare Clio make up e a farmi una cultura per cui cambio, aggiungo, tolgo… da morire. E comunque mio figlio ha 12 anni ed ho solo cambiato l target 😉

    • Reply Stato di grazia a chi? Luglio 6, 2016 at 8:31 pm

      Oggi sono andata ad un incontro da Dalani. E, scherzi a parte, si parlava del fatto che, noi donne, passiamo un sacco di tempo sui portali per acquisti (rispetto agli uomini) e poi siamo noi che abbandoniamo il famoso carrello ahhah. Ci vogliono troppi soldi per i nostri carrelli 😉

  • Reply sonounamamma Luglio 7, 2016 at 2:27 pm

    Aiuto ma come hai fatto a descrivermi perfettamente?

    A parte gli scherzi mi rendo conto di essere impazzita dallo shopping ma sai oggi mi sento più leggera: sapere che c’è qualcuna come me mi fa sorridere. 🙂

    • Reply Stato di grazia a chi? Luglio 7, 2016 at 3:07 pm

      Sentiti pure leggerissima! 😉 Siamo in tante …nn conosco mamma indenne da questo vizio

  • Reply Amazon Prime Now: App per le Mamme e i Papà | Stato di grazia a chi? Settembre 14, 2016 at 10:09 pm

    […] prigioniere di riso e pastina fra capelli, impossibilitate ad uscire quando ci va. Noi, costrette a comprare on line pure mezz’ora d’aria, nella speranza che, prima o poi, ce la portino in […]

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