La mia estate si è conclusa. E’ stata diversa, e di questo ho già parlato qualche post fa. Ed ho fatto una riflessione. Banalissima. Comunissima. Tutt’altro che illuminante. Merita, a mio parere, di essere condivisa comunque.
In quelle settimane di vacanza, io e Allegra abbiamo avuto un enorme supporto. I miei genitori. I suoi nonni. Sui nonni ci scherzo sempre, ma lo faccio perché so quanto amore ci sia dietro alla loro invadenza ed eccessiva vigilanza, ai consigli non richiesti, all’educazione che tenti di dare a tuo figlio e che loro, in un paio d’ore, ti hanno già demolito. Ci scherzo perché è ieri (ma anche oggi) che a te era proibito tutto, mentre a tuo figlio non si nega neanche il buco sul parquet appena fatto.
I nonni, se uno li ha, sono un supporto gigante. Enorme. Consentono a tuo figlio di avere un altro tipo di interazione, una costante compagnia, una storia indimenticabile, un sicuro rifugio.
I genitori, se uno li ha, sono un supporto gigante. Enorme. Consentono a te mamma (o papà) di poter respirare, dormire, fare altro.
Io, contrariamente a quanto ho vissuto nei mesi invernali, quest’estate ho avuto la possibilità di riposare, di leggere, di uscire, di non pensare in modo maniacale ai pasti di Allegra. Sono andata a tagliarmi i capelli (si si, ci sono cascata!). Sono uscita, senza la necessità di terminare un pazzo puzzle fatto di da che ora a che ora, quando posso non so, ti avverto alla fine, forse non ce la faccio a venire. Ho fatto tante piccolissime cose, per me proibitive a Milano, se non pianificate con larghissimo anticipo, dopo vari tentativi falliti. Per non parlare di quanto mia figlia sia cresciuta in questo periodo: stimolata, incoraggiata, amata.
Allegra ha fatto passeggiatine fuori, anche senza di me. E’ stata portata in giro, senza la mamma di corsa, che deve correre a casa che è tardi. Che il pranzo è tutto sul pavimento. Che ora si deve pulire subito. Che prima però deve fare la nanna. Che ora c’è la merenda. Che sono ridotta ad un mammifero impigiamato che non sa che giorno sia…. Avete capito.
Concludo. In un mondo ideale, ormai sapete cosa mi aspetterei: amici, parenti, conoscenti, che circondano figli e genitori. In un mondo reale, credo sia fortunatissima la famiglia che possa contare sui nonni.
Alle volte, e qui scorgerete un filo di polemica e capirò se qualcuna non la prenderà bene, mi fa rabbia sentire mamme con tre figli “scherzare” su mamme con un solo figlio, perché allora sì che era una pacchia! Certe volte, non contano quanti figli tu abbia, ma su quale e quanto supporto tu possa contare. Ho sofferto di ascelle pezzate, anche a cinque gradi, perché dovevo correre a riprendere mia figlia, avendo la mezz’ora contata. Sono sicura che, se avessi avuto qualche figlio in più, ma una persona a cui lasciare la prole, senza fretta né prenotazione obbligatoria, le mie ascelle avrebbero profumato di lavanda anche a 40 gradi!
Ecco, se dovessi augurare qualcosa ad una neomamma, ci sarebbe questa nella top five: Nonni, Nonni e ancora Nonni. Per quello che i nonni danno ai nipoti e per quello che i nipoti danno ai nonni.
9 Comments
Condivido pienamente!!!!
Condivido pienamente!!!
Condivido in toto!
Hai ragione, ma se noi mamme scleriamo è anche colpa nostra (non azzannarmi, adesso ti spiego). Intanto, purtroppo, è vero: 3 figli sono molto più impegnativi di uno, credimi! Poi i nonni io li ho, ma solo dalla mia parte, e comunque ci ricorro solo in casi estremi perché mia madre non guida e mio padre fino a poco fa lavorava a tempo pienissimo. Ho fatto sempre da sola, e ho fatto 3 figli. MA: ho imparato a chiedere: mio marito in certe giornate impossibili è venuto a casa prima, x esempio (ovviamente sono eccezioni), ho aspettato che tornasse per tirare il fiato, e col tempo ho capito che cercare un aiuto era lecito. Mi sono trovata una signora che in effetti chiamo solo in caso di tempesta così mi prende i due grandi da scuola e non devo andarci a nuoto caricandomi la terza. Idem se ne ho uno malato, gli altri li raccatta lei. Potrei anche chiamarla a tenerli x qualche sera, prima o poi lo faremo. Trova una persona di fiducia: magari non la chiamerai mai, ma DEVI sapere che c’è. 🙂
Maddalena, io non ho messo in dubbio che Tre sia più faticoso di Uno, ovviamente. La mia polemica è sulla necessità di una riflessione più semplice: ognuna fa il suo, senza pensare di essere superiore ad un’altra, in base a quanto ha figliato. Forse ho peccato di poca chiarezza. Per comprenderci: io e la Hunziker (mamma di tre figli) ovviamente non abbiamo a disposizione gli stesse aiuti. Se lei venisse a casa mia, a lamentarsi di quanto siano faticose le sue giornate, solo perché ha due figli in più, io la manderei a cagare in direttissima. Senza essere la Hunziker, altre mamme si comportano nello stesso modo, figlio più figlio meno, pur essendo evidenti gli aiuti che hanno a disposizione. Non è un male avere sostegno, ma se lo hai, non vieni a tirartela e a fare la gara a chi ha meno tempo, adducendo, a proprio (s)favore, solo la maggiore prole. Spero di essere stata più chiara.
Ognuna di noi, in cuor suo, sa come stanno le cose. Io chiederei solo, mestamente, un pò di onestà. Ora la Hunziker
è avvisata 🙂 🙂 🙂
Santi nonni, senza di loro per me sarebbe impossibile lavorare e gestire casa e bambini senza impazzire
Infatti….secondo me li dovrebbe passare la mutua 😉
Condivido a pieno, ho fatto la stessa considerazione proprio qualche giorno fa!
W i nonni
Baci
P.S. Voglio vederti con il nuovo taglio 😀
Ahahah mi devo rifare il look, se mi faccio una foto ora, vi spaventate ahah