Alle mamme chi ci pensa? Non ci sarebbe stato incipit migliore.
Cara Mamma Natale, alle mamme ci pensano le mamme. Per questo, scriverti è un pò uno sfogo a voce alta. Ma non troppo, sennò si sveglia.
Da quando sono mamma, si sono scoperti scenari immaginifici fatti di sorrisi che il cuore ti scoppia. Ma anche angoli bui, non appena i veli si sono alzati.
Sono cose da mamma. Delusioni cocenti. Se non ci fosse lei, sarebbero lava.
Sentimenti contrastanti. Poche persone. Poca comprensione. Amici zero. Lavoro, più che altro fatiche e briciole.
Lacrime trattenute sotto le retine.
Alle mamme chi ci pensa? Ognuna pensa a sé & dio per tutte.
Alle Mamme chi ci pensa, mia Cara Mamma Natale? La vita fa danni. Delude. La vita non pensa a noi. Non sempre. Non a tutte, soprattutto.
Ma quasi quasi io te lo chiedo un regalino. Ma non ti aspettare dolcezze. Se ti devo scrivere, ti scrivo duro.
Scusami.
Ti chiedo un pò di Vaffanculo. E di mettermeli in fila. Non i vaffanculo, ma le persone e le cose che si meritano il grande vaffa. Non esserne parca, non arrossire. Non fare me.
Vaffanculo a chi è sparito. Agli amici invisibili. Quelli che, non solo non hanno aiutato un cazzo, ma addirittura devi chiedere tu permesso&scusa.
Vaffanculo alla vita, quando delude. Quando lo fa apposta. Quando non gliene frega un cazzo dei tuoi sentimenti, della tua fatica, della tua speranza.
Vaffanculo alla corazza che non mi hai mai voluto regalare. Manco la pelle mi hai dato. Mi si affonda dentro solo con una carezza, od un buffetto. Come fossi una bambina.
Ti chiedo questo, Mamma Natale. Non mi dare altro. Non mi serve, e poi, anche se fosse, non mi daresti niente.
Anzi, un altro regalo te lo chiedo: non la leggere questa lettera, dai. Non la far leggere a nessuno. Perché qui di amarezze si parla. E le amarezze, non le vuole nessuno. L’ho scritta io. Ma chissà sotto quante penne poteva essere composta. Sono momenti che passano. Lo sappiamo. Basta una vocina, un sorriso. Il loro amore.
Questo post partecipa al tema proposto da #Stormoms per il mese di dicembre.
6 Comments
Ma che bello questo post, così vero e agrodolce, un abbraccio forte e solidale da una che di vaffanculo ne avuti sempre da vendere! ?
Grazie mille di cuore
Io invece ti mando un grosso abbraccio e tutta la mia comprensione e solidarietà! la distanza geografica fa si che non si possa essere amiche in grado di aiutare fisicamente, ma almeno sappi che hai il mio sostegno morale. Bella questa lettera, bella perché sincera. Purtroppo, dici il vero.
Grazie mille Giulia.
E che ti devo dire? “Un vaffanculo allunga la vita”, questa è la mia filosofia 😉 (meglio di chi non li dice e cova rancore!) :*
Difficile non provarne per nulla . Io ammetto di averne un pò, in questi momenti