Ok, il titolo è azzardato. Ma come rendere felici i nostri figli, è una domanda che ci poniamo tante volte.
Come rendere felici i nostri figli? Con una buona istruzione? Garantendo loro un certo benessere economico? Dando loro la possibilità di coltivare le proprie aspirazioni? La risposta è Si!
Però, sappiamo che queste cose non sono sufficienti.
Osservando noi mamme, penso che l’ingrediente in più, sia quello che manca anche a molte di noi: La Libertà.
Costrette a mostrarci come persone perfette, prive di rimorsi e rimpianti, senza che mai un errore ci abbia sfiorato, allontaniamo noi stesse e i nostri figli dalla realtà. Dall’essere felici per quello che siamo (e che sono) davvero.
Vi sentite davvero Libere di condividere i dolori, i dubbi, i fallimenti? Di mostrarvi con tutte le vostre imperfezioni? Fateci caso: quali sono i contenuti di Facebook che più spesso pubblicate o condividete? Non sono, per caso, post che mostrano la felicità o sottolineano gli sbagli degli altri?
Senza rendercene più conto, confondiamo l’ottimismo con la finzione. Essere felici, nonostante gli errori, è diverso da fingere che la nostra vita sia felice, perché priva di errori.
Con questo nostro esempio, condanniamo anche i nostri figli a non mostrarsi per quello che sono, soprattuto nei casi di fallimento, di dubbi o di paure.
Ci limitiamo a vivere in un perimetro della vita assai ristretto. In un luogo piccolissimo dove entrano sole mamme giovani e belle con figli sani, con vite piene di cose.
Prima dei social, sapevamo che la realtà che arrivava nelle nostre case con la pubblicità, non era vera. Usavamo l’espressione Mulino Bianco, per condannare quella finzione. Appena ci hanno messo in mano un mouse ed una connessione, abbiamo fatto la stessa cosa: fingere.
Per rendere felici i nostri figli, dobbiamo consegnare loro la Libertà: il concedersi al mondo per quello che sono. Delle persone imperfette.
Pinterest è perfetto. A chi non piace. Ma la bellezza della vita ha colori più intensi e drammatici. E’ nella sua imperfezione che dobbiamo vivere.
Insegniamo ai nostri figli ad accogliere le proprie imperfezioni. Concediamo loro la possibilità di accettarsi per quello che sono. Solo così potranno essere felici, perché sapranno di non essere sbagliati, solo perché diversi da un’immagine ben confezionata.
6 Comments
Mah, in verità non sono del tutto d’accordo. è vero che postiamo solo le cose belle, ma non sempre e non tutti. e a dir la verità preferisco vedere le foto di amici sempre in vacanza o al ristorante piuttosto che il post di chi si lamenta sempre. e ce ne sono. poi ai miei figli insegnerò che quella è una vetrina e come tale va osservata. perchè in vetrina si mettono gli abiti più belli, non quelli strappati o con le macchie. ma quando li indossi capita anche che si sporchino o si rompano, basta non farne un dramma. e lo stesso vale per me come mamma. a me capita di esprimere loro (soprattutto con il grande di 10 anni) dubbi, perplessità, timori, nei limiti della sua età chiedere un parere o un consiglio. la mamma non deve mettersi nè farsi mettere su un piedistallo. perchè quando si cade fa molto male. a tutti…
Grazie mille per il tuo commento. Ci tengo a precisare due cose: ovviamente, in un post si generalizza per forza di cose, non tutte ci comportiamo nello stesso modo; non facevo riferimento ai post di lamentele, ma a quelli in cui si esprime un disagio reale, un problema per il quale potrebbe essere importante un confronto, sapere che qualcun’altra ha vissuto la stessa esperienza. Spero di essere stata più chiara ora?.
La cosa più difficile credo sia insegnare loro ad accettare le proprie imperfezioni e i propri errori (perchè è la cosa più difficile da accettare per noi stessi). E poi imparare a scegliere e valutare.
Certo i social diffondono principalmente le nostre qualità o quello che di bello vogliamo mostrare, ma sappiamo bene che non sono la vera vita, non al 100%. Se riusciremo ad educare i nostri bambini a questa visione forse abbiamo qualche speranza… e magari contribuiremo a popolare meglio anche il web 🙂
Dici bene, e concludi anche meglio? . Popolare meglio il web, dare un contributo migliore ( forse anche un pochino più responsabile) e’ un bellissimo augurio da farci. Grazie .
Concordo! Credo, tuttavia, che per alcuni condividere sui sociale o sui blog post pieni di positività e cose belle sia anche una specie di terapia, più che espressione di voglia di mettersi in mostra. Io, ad esempio, a volte mi sfogo sul blog o lamento, però più spesso cerco di parlare delle cose belle che abbiamo fatto, dei momenti piacevoli. Perché sono quelli che ho voglia di ricordare e condividere! Comunque concordo con il senso del tuo post: mostrare una perfezione che non esiste, non fa bene ai figli, poiché alimenta modelli irraggiungibili. Molto meglio far capire loro che si può cadere, l’importante è rialzarsi. Era questo che intendevi, vero?
Esatto! Era questo il senso. La pericolosità dei modelli fittizi e non raggiungibili. Per loro (per noi). Grazie .