Le mamme dei maschi e quelle delle femmine, pur appartenendo allo stesso genere, sono di specie diversa.
Ciascuna ispirata dai più nobili principi di educazione, finiamo con il diventare preda dell’ istinto più basso: “Crescesse come vuole, l’importante è uscirne viva”.
In questo primo post, mi soffermerò su alcune peculiarità che stigmatizzano la maternità maschile.
Il Mocciolo. Appartiene al maschio, spesso accompagnandolo sino in tarda età. Esso può essere di due tipi: Invisibile o Accessorio. E’ Invisibile se la mamma (e poi lui da grande) non lo vede proprio, per cui nessun fazzoletto si farà strada su quel bel nasino. E’ Accessorio se la mamma (e poi lui da grande) pur vedendolo, non si scompigli più di tanto. Verrà considerato un accessorio del viso…che so…alla stregua di un piercing all’orecchio.
Declinazioni del mocciolo sono le briciole intorno alla bocca e il cibo fra i denti.
I Vestiti mimetici. Battaglie, imboscate e guerriglie fanno parte della vita del maschietto. Alle volte sin dai primi body. Sarà un’ escalation: si arriverà a farli sembrare dei baby reduci della guerra del Vietnam. La mamma del maschio non sempre ne avrà piacere. Alle volte cederà con ripugnanza. La vera domanda è: non penseranno davvero di riuscire a mimetizzarsi?
Declinazione del vestito mimetico è quello da teppista. All’inizio ci ridi, poi quando crescono e li incontri di sera, li scambi per scassinatori.
Insetti & Animali che non dovrebbero esistere. Il mistero. Sebbene queste povere criste, dopo averli comprati finti, si trovino esemplari di insetti veri a casa, i maschietti esauriranno in pochi anni questa passione. Cresciuti a colpi di millepiedi e ragnetti, una volta diventati mariti, non riusciranno a cacciare di casa manco una zanzara, quando la moglie glielo implorerà.
I Giochi, La Pappa, L’Intelligenza. L’esagerazione. La mamma del maschio vede, in tutto quello che fa il figlio, il massimo. Ha bisogno di giocare tanto perché è maschio, mangia molto perché è maschio, è intelligentissimo – non lo dico perchè sono la madre. Attribuisce nuovi significate alle cose, perché lui è maschio!
E poi ci domandiamo perché, rispetto a noi donne, gli uomini non hanno insicurezze, sensi di inadeguatezza. Ma, quasi sempre, un sano chissenefrega!
Disordine. La mamma del maschio è pur sempre un donna, ad un certo punto, si rassegna. Dopo la terza volta che ha detto a suo figlio di non buttare a terra t-shirt e mutande sporche, si rompe le palle. Si arrende. Prende i germi, e li porta nel cesto della roba sporca. Non è che non voglia educare, è che è umana. Fa da sola e fa prima.
Una volta diventato uomo, il suddetto figlio, porterà sacchi di panni sporchi dall’università a casa della mamma. Anche se va alla Boston University e la mamma vive a Catania. Lo farà per rispetto della tradizione. Sino a riproporlo alla fidanzata, non appena la vita gliene offrirà occasione.
Mamma di Femmine? Ce ne è anche per te! Leggi → Cosa ti caratterizza!
Se il post ti è piaciuto, condividilo, e metti Like alla mia pagina di Facebook. Thank You!
10 Comments
Bellissimo!
Condivido! ☺
Grazie! 🙂
Ahahah, molto divertente e aspetto curiosa quello sulle mamme di figlie femmine… salvo che, come da migliore tradizione, tu non voglia alimentare l’annosa guerra tra “mamma di femmina” contro “mamma di maschio”! 😉 E poi ci chiediamo ‘sti figli (a qualunque genere appartengano) come mai ragionino “per categorie”…
Nessuna guerra. Ho deposto le armi. E poi non mi converrebbe: hai visto mai un miracolo, in un futuro remotissimo, un maschietto potrei averlo lui. Mi tocca tartassare entrambe le categorie mammesche 😉
Sul disordine ci potremmo scrivere un libro! Con i giochi e le cose di scuola ancora ancora si riesce a trovare un compromesso, ma i vestiti proprio non li considerano e alla fine la mamma umana si rompe, fa da sola e fa prima. Povere noi!
Chi fa da sè, fa per tre…. si dice così, giusto? Visto che sei mamma al cubo, calza molto! 🙂
Il post è divertente ma, da mamma di cinquenne maschio, non mi rappresenta e non rappresenta mio figlio, per ora e per fortuna! Al posto degli insetti, noi abbiamo rametti e sassi e sul disordine non vedo sostanziale differenza con le cuginetti femmine della stessa età (e poi io non mollo, persevero nel sgridarlo se lascia i vestiti a terra. Ora sono curiosa di leggere quella sulle mamme di femminucce.
Mi sono ispirata a generazioni di maschi che ho visto crescere . Ma anche da mamme che, davanti ai miei occhi, oggi, trattano il figlio come un idolo: come gioca lui non gioca nessuno, come è intelligente lui non è intelligente nessuno eccetera eccetera. Ovviamente, non tutte le mamme sono uguali. Nè queste dei maschietti, né quelle delle femminucce, sulle quali sto lavorando 😉 . Grazie
ahahaha, non mi ci rivedo molto, sopratutto in questa parte : Ha bisogno di giocare tanto perché è maschio, mangia molto perché è maschio, è intelligentissimo – non lo dico perchè sono la madre. Attribuisce nuovi significate alle cose, perché lui è maschio!
E sticavoli se è maschio si fa comunque quello che dico io
Ma a mio fratello è sempre stato permesso tutto, io dovevo tenere pulito, apparecchiare sparecchiare, etc etc etc, lui è maschio 😉
Un tempo, certamente, era diverso. Per fortuna, le mamme sono cambiate! Anche i papà, eh! 😉