Attenzione. Post politicamente scorretto. Non leggetelo.
Un tempo c’erano i tipi da spiaggia. I palestrati, i piacioni, i tatuati, gli sboroni. Ora, ci sono i genitori da spiaggia che, se vogliamo essere cattivi – ma noi non lo vogliamo – possono concentrare in sé tutte le caratteristiche di cui sopra.
Dicevamo … non vogliamo essere cattivi, perchè pure io sono un genitore e, se devo ammettere di avere un tatuaggio – così piccolo che pare un pelo da estirpare, rispetto a quello che c’è in giro – non posso dire del bene su di me quanto a palestra.
E’ la mia terza settimana di mare. E, salvo le prime due trascorse in uno stabilimento con poche famiglie, nel quale prevalevano fili interdentali da chiamare la buon costume, questa terza la sto trascorrendo accanto a tantissime famiglie con bimbi piccoli e medi.
Sto imparando abbastanza per poter stilare una lista del genitore da spiaggia tipo.
- Stanco dal trascorrere pure le vacanze con i pupi – e non posso biasimarlo perchè è bellissimo, ma vacanza allo stato puro non è – finge di non conoscerli. Li allontana. Spaccia l’ombra dell’ombrellone del vicino migliore della propria, così i suoi figli se li subisce un altro al posto proprio
- Stanco della sabbia che si trova pure nelle pieghe dell’intestino tenue, con metodi furtivi, lo pone sempre vicino all’ombrellone di cui sopra. Così ci saranno poracci che rischieranno di cadere nelle buche fatte dal pupo con la paletta, tipo guerra del Vietnam
- Sperando di poter giocare a pallavolo, in quanto costretto ad una pausa dal beachvolley, porta la figlia vicino ad un gruppo di ragazzi che gioca in acqua. La strategia è far colpire la figlia, così da eliminarla potendosi inserire nel gruppo dei teenagers (mio marito)
- Non sentendosi all’altezza di insegnare qualcosa ai propri figli, per quella famosa sindrome di inferiorità che abbiano noi genitori moderni, non redarguisce la prole che lo addita come strxxxx e figlio di x. Del resto, sò ragazzi!
- Perdona di tutto ai propri figli. Dal sequestro di persona (perchè dalla buca scavata al punto 2 non si scappa), alle pallonate date alle donne incinte, all’occupazione dell’intera spiaggia, a danno degli altri villeggianti. Continua a insegnarli il grazie e prego, al “saluta con la manina la signora”. Tutto il resto glielo concede. Forse a causa di instagram che lo impegna tutto il giorno, forse perché non vuole la responsabilità dell’insegnamento – del resto è un figlio non una tassa – non lo sgrida mai. Forse sta creando un serial killer. Ma che glie frega, so caxxi tua.
Ve lo avevo detto. Non volevamo essere cattivi.
Se ci fossero cose da aggiungere, i commenti sono tutti per voi. Ma non siate cattivi, non con me intendo!
No Comments