Cicciobello Bebè Bellissimo è il primo bambolotto che Allegra ha preso fra le mani. Dedicato alla primissima infanzia, soprattutto ai bimbi 0+, è morbido e coccolosissimo.
Abituata, a causa grazie al padre che un tempo giocava a calcio, a padroneggiare con la palla, non ci siamo mai permessi di introdurre un bambolotto in casa.
Allegra è una bambina sempre molto curiosa, si entusiasma immediatamente e, non appena sente che qualcuno varca la soglia di casa, chiede “ Regalo- Regalo-Regalooo“. Forse ci ha preso un pò la mano, forse stiamo creando una giftholic. Non saprei. Di fatto, quando ho portato a casa Cicciobello Bebè Bellissimo (si chiama così perché è un bebè figo) si è esaltata. Ha preso la scatola dalle mie mani, nonostante fosse intenta a cavalcare su una renna.
Sarei tentata dal dirvi “salti chi non ha mai avuto un Cicciobello in vita sua!”, ma siccome sono una mamma seria, non lo dico. Cicciobello ha segnato almeno 3 generazioni di bambine e bambini. C’è chi lo usava per imitare la mamma, chi per estorcere alla sorella qualche favore, chi per coccolare e farsi coccolare. Cicciobello ha il pregio di unire generazioni e, se vogliamo proprio trovargli un difetto, ha edulcorato un attimino il rapporto madre-figlia. Ex bambine, oggi madri, ci sono rimaste molto male quando hanno capito che un vero bebè è molto più impegnativo di un dolce Cicciobello. Rischi del mestiere!
Da oggi, potete contare anche su un nuovo Cicciobello (se volete qualche info in più, cliccate sul nome). Cicciobello Bebè bellissimo è il nuovo nato della famiglia. Un morbidissimo e dolcissimo bambolotto che accompagna i bambini più piccolini in ogni momento della giornata. E’ un tenero amico di gioco, ma soprattutto di nanna (ok, direi che sarebbe da comprare anche solo per questo!).
Cicciobello Bebè Bellissimo, che vi consiglierei come ingombro per il sacco di Santa Claus, ha favolose caratteristiche:
- Corpo, mani e piedi in morbido tessuto
- Lavabile in lavatrice a 30° per garantire massima igiene
- Occhi mobili in acciaio inossidabile
- Testa in vinile con un delicato profumo di talco
Non so in casa vostra ma, nella mia, anche solo il punto 2 lo rende il bambolotto perfetto!
Il nuovo arrivato nella famiglia Cicciobello è pensato per i più piccoli, realizzato con le caratteristiche necessarie per essere, prima di tutto, il compagno di nanna dei neonati.
Cicciobello Bebè Bellissimo è extrasoffice, delicatamente profumato ed aiuta lo sviluppo sensoriale.
Adatto, principalmente, per la fascia di età 0+, non ho dubbi che, come è successo qui da me, sarà rapito per essere: coccolato, presentato agli altri amici peluche, usato come spettatore durante la sessione fate e, forse, anche seviziato. Chi può dirlo: ogni bambino ne fa l’uso più consono alle storie che interpreta!
Se volete averlo anche voi, non aspettate di vedere Babbo Natale scendere dal camino. Ve lo regalo io! Lasciatemi un commento al post, in cui condividete un vostro ricordo legato al Natale. Fatelo entro domenica 19 Novembre. Tra tutti i commenti, ne sceglierò uno e l‘autrice riceverà a casa un Ciocciobello Bebè Bellissimo, nuovo di zecca!
Con l’acquisto di Cicciobello si contribuisce al progetto Cicciobello per un sorriso, sostenendo l’assistenza dei Clown Dottori di Dottor Sorriso Onlus.
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5 Comments
Uno dei ricordi più belli del mio natale da bambina riguarda una coppia senza figli che da due anni non c’è più.
Per me e i miei fratelli erano come due zii, due zii speciali che ci hanno riempito la vita. Aspettavamo sempre il loro regalo di natale, sicuri che sarebbe stato diverso e “ricco”, certi che passasse da loro un babbo natale più buono.
Un anno, quello, che ricordo come se fosse oggi, di mattina presto corremmo sotto l’albero per scartare i loro doni. Emozionati come solo i bambini sanno essere, abbiamo scartato il nostro regalo stracciando la carta e lanciandocela tra noi. Con tanta sorpresa e un luccicore negli occhi abbagliante, per noi tre dinosari, di colore diverso. Il mio era giallo, simpatico, morbidissimo.
Ho usato quel dinosauro fin quando non si è rovinato e oggi mi sarebbe piaciuto farlo a conoscere a Francesco, per dirgli: “Ehi, questo regalo me l’aveva portato un babbo natale speciale. Arriva da uno zia e una zia che non hai conosciuto, ma che prima che tu nascessi ti avevano pensato tanto e riempito di regali. Se li avessi potuti vivere anche tu, avresti imparato tanto dalla loro generosità e dal loro amore. Gioca con questo dinosauro e tienilo stretto: ti sembrerà di far parte di un po’ di loro, persone speciali mancate troppo presto in questa vita ingiusta.”
Il Natale sono tanti ricordi legati al mio Natale da bambina quando ancora si andava dalla nonna materna per trascorrerlo con gli zii ed i cugini, il regalo più bello le babbucce di lana che la mia cara nonna Ida confezionava a mano con la lana per tutti noi cugini …. Oggi invece da quattro anni a questa parte c’è un altro esserino che ci fa riscoprire questa magia ed è la nostra bimba Greta. Tradizione vuole che la sera prima prepariamo a Babbo Natale la sua tovaglietta con qualche biscottino ed una bella tazza di latte che l’indomani sarà completamente sparita… lo scorso anno quando si è svegliata le ho detto “Greta ma sai che Babbo Natale quest’anno non è passato, deve avere saltato casa nostra, prima sul suo visino ho visto una smorfia di stupore che in un nano secondo si stava trasformando in tristezza….” non è vero replico io….ed è corsa subito vicino all’albero per aprire i suoi pacchetti. Qualche giorno fa mi dice:” Mamma fai ancora come l’altra volta che mi dici che Babbo Natale non è passato……” MAH……vai a capire perché?!
Chissà come erano belle le babbucce fatte a mano! Che bel ricordo, davvero. Per quanto riguarda Greta, è vero, i bambini sono bizzarri. Ma immagino le risate, quando ti ha detto che voleva replicassi la scena dell’anno precedente 😉
Il più bel Natale? Ero già grandicella, come pure mio fratello maggiore, però il nostro fratellino aveva solo tre anni e dunque aspettava con ansia l’arrivo di Babbo Natale, che da noi giungeva la sera della vIgilia, verso mezzanotte. Quell’anno i miei pensarono di mettere un grosso sacco di iuta con i regali sul tetto, accanto al camino, facendolo uscire dall’abbaino (abitavamo in un appartamento al secondo piano di una casa indipendente). Verso le 11,30, mentre giocavamo alla tradizionale tombola di Natale, sentiamo uno scampanellio. Il mio fratellino si precipita alla porta, la apre e non trova niente, allora gli suggeriamo di salire in mansarda e lui lo fa. Trova l’abbiano aperto, ci chiama, mio padre si sporge convinto di trovare il sacco e invece….non c’è più!
Era scivolato verso il basso, per fortuna frenato dalla grondaia!
E lì è entrato in scena mio nonno, purtroppo ormai mancato a causa di un tumore che lo ha stroncato ancora giovane, che è andato a casa prendere la canna da pesca più robusta che avesse e dall’abbaino ha letteralmente pescato il sacco!!!!
Non vi dico i vicini, il mio fratellino e noi stessi, che eccitazione e…paura!
Non lo dimenticherò mai.
Un ricordo quasi avventuroso, direi! 🙂