Eccomi, mezza sedata dagli antidolorifici ( Dio grazie di averli creati) con qualcosa da aggiustare dove non batte il sole. Come nella norma. Come solo una mamma sa.
Il 12 gennaio, all’ora dei pasti, è nata la nostra Clara, ed è stato bellissimo. Ora lo so, esiste un parto meraviglioso, che non fa paura, che li fai i figli in numero spropositato, perchè le spinte non ti fanno più paura. Si chiama parto con Sua Santissima Epidurale. Amen.
L’epidurale, la migliore invenzione, dopo le patatine fritte.
Se volete sapere come fu il mio primo parto, dovete solo leggere qui, con tanti fazzolettini alla mano, per piangere sulle mie disgrazie. Poi, continuate a leggere questo post, per capire che esiste il miracolo. Quello fatto di punturine magiche, droga legale e travaglio felice.
Ecco com’è andata. Ecco com’è un parto con l’epidurale. Evviva chi l’ha inventata!
Prenotata per induzione, perché nulla si muoveva dal 2 gennaio (data presunta del parto …. presumono sempre male sti ginecologi!) il 12 gennaio mi sveglio con un coso che mi pulsava sotto. Convinta fosse solo il finocchio che non avevo digerito (lo giuro non è una battuta), vado lentamente a prepararmi. Poi, nel dubbio, affrettiamo le cose. Con la macchina nel traffico già sotto casa, per colpa della settimana della moda, comincio a valutare la seria ipotesi di cambiare città. Non è possibile che ci sia sempre la moda a rompere gli cojoni, quando devi prendere l’auto! E che cacchio!
Arrivo in ospedale e chiamo l’ostetrica che amo, adoro, che mi ha aiutato tante volte in momenti di difficoltà e le dico che forse ci siamo.
Yes, me lo conferma. Non è un finocchio, ma una testa e la dilatazione c’è! Dopo poco mi torna la febbre (vi ricordate che avevo avuto anche quella?). Mi fanno un pò di antibiotico per tampone positivo, e via di epidurale.
Manco mi sono seduta, e l’ho detto: Voglio essere drogata. Di brutto!!!! A sto giro mi dicono ok. Io comincio a dire che amo tutti. Ed è vero.
Ora, io ve lo giuro, ho avuto dei momenti di tale rilassamento che non mi succedeva neanche a casa. Nessun bambino che mi chiamava. Silenzio. Acqua e duplo (il cioccolato non i Lego) accanto a me. Cosa potevo desiderare di più?
Sono talmente rilassata che la sala parto mi sembra l’Eden. Posso dormire, cosa che non faccio da circa due anni. Che silenzio!
Dopo un pò, mi dicono che bisogna prendere un pochino di ossitocina. Io li avverto: “Eh…. senza epidurale non mi toccherete!”
Dopo questa nuova dose, sono pronta! L’ostretica mi dice di aspettare un attimo, che così chiama il resto del fantastico staff del paradiso.
Qualche colpo di tosse e abbraccio Clara! Ok … sto facendo la sborona. Un pò ho spinto. L’ospedale, che il giorno prima era un posto che sfornava bambini ogni minuto, ed era tutto pieno, ora ha le sale parto vuote. Il miracolo vuole che, quel giorno, non partorisca nessuno e ci fanno stare soli, me e mio marito, con la bimba tra le braccia per due ore. Mi pareva di stare in una clinica privata di mia proprietà.
Cosa dirvi di più? Bè, forse qualcos’altro c’è. Ma sarà per la prossima volta.
Intanto, sappiatelo, esiste! Esiste il parto indolore. Esiste la possibilità di godersi il travaglio. Si chiama Epidurale la soluzione. Ed io la voglio, anche per dormire!
I love it!
2 Comments
Tantissimi auguri…… 3 parti…. solo il primo con l epidurale…. che poi riguardando indietro avrei potuto evitare pure quella …. ma la paura che i dolori mi sfinissero appena c era dilatazione me la sono fatta fare…. h9.00 induzione parto … h 10.20 epidurale h.11.28 è nata mia figlia ?? per gli altri due parti non ho fatto proprio in tempo a farla ??
Grazie per gli auguri 🙂 E complimenti per aver affrontato 3 parti!