cameretta per bambini e bambine

La stanzetta ideale. Ti avverto: non esiste.

Te l’eri immaginata così la sua stanzetta. Non vedevi l’ora di mettere giù la prima pietra. Di cominciare a comprare. Tutto un mondo di colori pastello: tra pareti da dipingere e giochi da acquistare. Body con nuvolette sorridenti, tutù come la Abbagnato. Tutto in ordine, da copertina.

Non importa se, all’inizio, i neonati il pastello non lo vedono proprio. Non importa se i bellissimi giochi in legno, quando cadono, ti bucano il pavimento. Non era la realtà che avevi in mente, ma solo lo shopping. Quello che ti si ritorcerà contro, subito. 

A noi mamme, lo shopping ci sfugge di mano. Le aziende lo sanno. Ci conoscono. Ci annusano come predatori e ci azzannano senza pietà. 

La vita di ogni neo mamma è fatta di finanziarie: possiamo pure avere un aspetto da straccione, ma i pargoli devono avere tutto. 

Arriva presto, però, quel momento. Quell’istante in cui ti accorgi di aver esagerato. Quando capisci che potevi darti un freno, contenerti.

Può accadere una sera, in cui cerchi di chiudere il cassetto ma, per poterlo fare, devi appallottolare tutto e tagliare delle maniche qua e là. In cui, per toglierti dalla vista le decine di copie del giornaletto di Peppa Pig, butti tutto sotto il tappeto. Quando la quantità di scarpe accumulate, ostruisce la chiusura della scarpiera, e non ti resta che rompere la cerniera dell’anta. Per non parlare dei giochi. Rigorosamente ingombranti e usati quasi niente.

Per mettere la stanza a posto, ti servirebbe come minino una ruspa. Eh si, ce ne hai anche un paio. Ma chissà in quale cesta sono andate e finire!

Hai sdraiette, cullette, passeggini, seggioloni, che ti invadono la casa. Quando devi passare dal soggiorno alla camera da letto, sei come in un labirinto. Se prendi la direzione sbagliata, sei fottuta: devi tornare indietro. Braccioli, piedini che si infilano dovunque. Hai lividi sulle cosce e sugli stinchi. Il tempo di guarire e ti infilzi di nuovo, in genere, sotto la pianta del piede. C’è sempre un lego che ferisce.

Insomma, non lo fare, mamma. Non diventare una drogata da shopping. Lo dico per te.

 

 

 

 

 

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