Io sono molto critica con me stessa. Mi faccio pochi sconti, pur sapendo che non porta a niente e che non è giusto. Sono una persona che fa continui bilanci e, quando fai così, può capitare anche di essere in perdita.
Non sono una pessimista. Credo di essere realista. Una che non si vuole mentire, che non ama piedistalli o paraocchi. Nello stesso tempo, sono anche una che si gode le famose piccole cose. Cose infinitesimali che hanno comunque la capacità di farmi felice. Di farmi andare a letto con una immensa gratitudine, con la consapevolezza che ogni giorno è un prezioso regalo.
So che nella vita bisogna essere tenaci, pazienti, lavorare tanto e bene. In amore, nelle amicizie, sul lavoro. Ed è vero, per carità, che ci si sono anche le famose botte di culo. Però, francamente, io non mi ci posso cullare. Quanto meno fino a quando non me ne arriva una buona.
Sono stata cresciuta con l’idea che bisogna sempre dare il massimo. Questo è il presupposto in ogni cosa. Non mi è riuscito sempre. Alle volte, mi sono distratta o semplicemente non ho fatto abbastanza.
Credo che le cadute non fortifichino però insegnino parecchio. Insegnano a rialzarsi, a non arrendersi, a capire che la strada è bella fino a quando la percorriamo con entusiasmo.
Alle volte, dare il massimo non è sufficiente. Bisogna ammetterlo e farci la pace.
Capita a tutti, a chi più a chi meno. Ed ognuno affronta questi momenti come può o come vuole. La mia forza sta nel fatto che non mi arrendo. Ricomincio sempre, anche quando i dadi mi riportano alla casella della partenza. Certo, fa male. Mi incazzo. Mi dispiace. Ma ci provo di nuovo.
C’è chi nella vita vuole insegnare, oppure, semplicemente, ritiene di non aver niente da imparare. Chi, invece, ha fame di sfide sempre nuove.
Quest’anno, mi pongo una nuova sfida: dire qualche si in più, ed imparare ad avere più fiducia. Chissà che, oltre la tenacia ed il duro lavoro, questi nuovi elementi mi possano premiare.
E tu, che tipo sei, quali sono le tue sfide?
6 Comments
E fai bene a rialzati sempre!!! Io quando cado mi demoralizzo, urlo, piango, poi mi arrabbio, infine riparto. Perchè la strada è sempre in salita, ma la soddisfazione di arrivare ad una cima…ripaga di tutto…almeno finchè non trovi la prossima da scalare!!!!
Tu sei anche una bella combattente. L’ho capito dal primo commento che ho letto!
Io sono cosciente dei miei limiti, ma sposto comunque l’asticella sempre più in là. Mi piace sognare, certo, ma faccio progetti che suddivido poi in obiettivi realisticamente raggiungibili. E mi ci impegno, a volte anche troppo, ma sono fatta così, vecchia scuola: “prima il dovere, poi il piacere”.
Il problema è che tante volte i miei obiettivi sono “piacere” ma magicamente si tramutano in “dovere”…
Ti capisco molto bene, Priscilla!
Io penso di essere la peggiore amica di me stessa perché pretendo molto sono molto esigente con me stessa è molto intransigente ho imparato di fronte alla difficoltà della vita che anche se si cade bisogna rialzarsi non sempre facile A volte abbiamo bisogno di un aiuto però bisogna rialzarsi questo fa la differenza non amo piangermi addosso e per certi versi sono anche autoironica vabbè forse anche un po’ permalosa va
Come ti capisco. Anche io sono molto (troppo) intransingente con me stessa.