Tante volte, parliamo di quanto sia importante avere una mano quando si hanno dei bimbi piccoli. Considerato che alcuni di noi sono genitori fuori sede, avere un aiuto concreto dalla famiglia è impossibile. Certe volte, anche quando i nonni vivono nella stessa città dei nipoti, la situazione non è semplice. Ci sono nonni giovani che ancora lavorano, nonni anziani che non gliela fanno, nonni con più nipoti che non sanno come dividersi, nonni che non vogliono fare i nonni.
Tutto legittimo, da un certo punto di vista, del resto i nonni hanno già cresciuto i propri figli, la gestione dei nipoti non può essere un obbligo.
Con o senza nonni, alcune di noi si affidano a quelle che un tempo chiamavamo babysitter e che oggi chiamiamo tate. Un pò come i pantacollant che poi si sono chiamati fuseaux e oggi sono leggins.
Per molti avere una tata è un sogno irrealizzabile. Per altri è un enorme sacrifico, che si fa tagliando su altro. Per altri ancora è un costo come un altro, che non incide particolarmente sul bilancio familiare.
Per alcune mamme ed alcuni papà la tata copre poche ore al giorno o a settimana, per altri l’intera settimana, inclusi sabato e festività. Insomma una longa manus a nero o secondo il ccnl.
In certi casi, infatti, si va al mare con la tata che poi porta il bimbo al mini club che viene così lasciato agli animatori, che poi lo lasciano all’istruttore di tennis e al maestro di inglese. Insomma, certi bimbi fanno così tanti giri che quando devi trovare chi è il padre o la madre, fai prima a mettere un annuncio sul giornale, per evitare di beccarti tutti gli intermediari.
Non è una critica eh, ognuno fa come può e come vuole. I figli, del resto, non sono di nessuno, sono persone, ma certamente in tenera età …… sono solo dei propri genitori. E questo è il punto.
Nonni e tate sono indispensabili alle volte, per sopperire alla nostra totale mancanza di tempo. Quando la gestione di chi abbiamo voluto è affidata TOTALMENTE a TERZI, forse al posto di avere pretese eccessive su nonni e tate, qualche riflessioni in più su di noi andrebbe fatta.
Mi spiego meglio, prima di essere presa a sassate.
Non sto parlando dell’aiuto sporadico o comunque legato a certi momenti come malattie, serate fuori. Non a quando bisogna accompagnarli e andarli a prendere a scuola. Io parlo di quando un figlio lo possiamo vedere solo la sera, tutti i giorni, dall’inizio per sempre.
In questi casi, vedo e leggo di gente che tratta i nonni come schiavi (pretendendo una gestione, come si sarebbe detto un tempo, 24 ore su 24, ora H24.). Per non parlare delle tate.
Persone che, non si sa per quale motivo, vengono considerate di proprietà della famiglia. Legate in un rapporto di lavoro che nessuno di noi vorrebbe avere.
Pagate poco, o comunque troppo secondo l’opinione di alcuni genitori, nonostante debbano gestire nel modo migliore la casa e i figli, cioè quello che ci sta più a cuore. Ragazze e signore che, molto spesso, sono straniere (sud americane, filippine, principalmente) e non potendo tornare a casa la domenica, cumulano le ferie, e monitorano i costi dei voli. Partono quando il biglietto costa meno, assentandosi per un mese intero, non avendo molte alternative.
Mamme e papà che gridano allo scandalo, se la persona che ritengono di possedere, venga pagata più di mille euro al mese. E ciò mi fa sorgere il dubbio che non abbiano passato mai un paio d’ore consecutive con i propri figli o con una scopa in mano. E’ evidente che credono di avere una casa autopulente come anche le chiappe dei propri figli.
Genitori che forse era meglio … no, non lo voglio dire. Dico solo che ho molta nostalgia di quando indossavamo i pantacollant, 24 ore al giorno, con o senza babysitter!
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