Prova a chiederlo al papà

I papà e le mamme hanno sempre punti di vista molto diversi. Così diversi che, se non conosci il bambino, e chiedi di lui prima ad uno e poi all’altra, ti descriveranno due soggetti che nulla hanno in comune. Alcuni potrebbero addurre questa visione (diametralmente opposta) al fatto che la mamma, in genere, passa più tempo con il figlio. Io covo un sospetto: i papà hanno altri figli (di cui non sappiamo nulla) ed è di quelli che parlano. 

Ma tutto comincia molto prima.

Gravidanza.

Tu hai preso 20 kg, li vedi, li senti. Ma no, cara, sei più magra di prima, non sembra manco che sei incinta!

Soffri di insonnia, ti giri e ti rigiri nel letto. Ad uno certo punto ti alzi, tuo malgrado, accendi luci, fai anche un pochino di rumore. Com’ è andata stanotte, mi pare che tu abbia dormito alla grande!

Scappi in bagno appena puoi. Che siate a casa, al ristorante, in mezzo alla gente. Quante sciocchezze abbiamo letto sulla gravidanza eh. Tu non hai mica la vescica debole.

E’ nato. Non si capisce ancora manco dove sta la faccia, se proprio proprio, somiglia più al peluche che gli avete comprato che a voi due. Ma niente, lui (ma questo è un discorso generale che coinvolge tutto il parentado maschile) dice: E’ uguale uguale a me, quando sono nato.

Le prime uscite.

Al parco. Gli domandi se lo può seguire con lo sguardo, mentre fa i giochi. Certo che i bambini di oggi sono proprio avanti, ha imparato a camminare da poco, e va già che è una scheggia! Guarda come tenta di salire sullo scivolo! 

Quello non è il tuo! Il nostro lo devo ancora sganciare dal passeggino!

Ti domandano di lui.

– E’ timido?

Un pò, alle volte, con gli estranei.

Macchè, attacca bottone che è un piacere.

 

– E’ vivace?

Si, dalla pancia, si muoveva in continuazione.

Ma và, pensi che anche quando era nella pancia di mia moglie, eravamo sempre preoccupati, perché non si muoveva mai.

 

– Mangia?

Mi fa sudare mille camicie. Devo sempre forzarlo un pò.

E’ una buona forchetta come il suo papà!

 

– Dorme il pomeriggio?

Non tocchiamo questo tasto. Sono costretta a sdraiarmi accanto, alle volte, io svengo ma lui niente!

Si, sempre.

 

– Di notte, si svegliava all’inizio?

All’inizio? Perché, c’è una fine?

Raramente.

 

– Che giochi gli piace fare?

Leggere, fare i puzzle, le costruzioni ….. insomma un pò di tutto.

Un pò di tutto, salvo i libri e i puzzle e le costruzioni.

 

 

Non sarà un caso che le mamme dicano sempre ai bimbi, anche quando escono con i papà, “Stai attento, mi raccomando!”. Perché la paura che riportino a casa il pupo sbagliato, è sempre alta.

 

 

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4 Comments

  • Reply Gufo a molla Maggio 7, 2019 at 12:56 pm

    HAhahaha, sono proprio sbadati. Tu hai visto 10 cose che loro a stento una!

    • Reply Stato di Grazia a Chi Maggio 7, 2019 at 1:47 pm

      Alle volte mi viene il dubbio che manco ci vedono ahahha

      • Reply Gufo a molla Maggio 8, 2019 at 8:46 am

        E poi dicono:”Tranquilla, ci sono io”. Ecco, appunto.

  • Reply mamma avvocato Maggio 10, 2019 at 1:21 pm

    ah ah ah!!! Verissimo!!!

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