Confronto fra mamme ( e qualche papà): La regola del Beata Te

Ho già scritto su questo argomento  ma la mia vita, soprattutto da quando sono on line con il blog, è una fonte inesauribile di Beata te. Me lo dice chiunque. Quel Chiunque che è perennemente convinto di conoscere tutto di me, perché con i social e con il blog condivido ALCUNI momenti della mia vita. Quel chiunque costantemente convinto di farsi il maxxo al contrario mio. E diciamolo pure … al contrario di chiunque non sia lui … o lei.

Hai dormito tanto. Beata te che ti fa riposare

Hai dormito poco. Beata te che puoi fare più cose

Lavori. Beate te che hai uno stipendio

Non lavori. Beata te che stai a cazzeggiare

Hai un solo figlio. Beata te che ti riposi

Hai più figli. Beate te che giocano fra di loro

Hai i nonni. Beata te che hai gli aiuti

Non hai nonni. Beata te che non hai interferenze

Hai i genitori. Beata te che te li puoi godere

Non hai i genitori. Beata te un pensiero in meno

Hai la babysitter. Beata te che non fai una mazza

Non hai la babysitter. Beata te che risparmi

Hai una sorella/fratello. Beata te che hanno gli zii

Non hai una sorella/fratello. Beata te che tanto non servono a una minchia

Hai la casa. Beate te che c’hai i soldi

Non hai la casa. Beata te che non hai il mutuo

Hai i figli ammalati. Beata te che ve ne state un pò a casa

Non hai i figli malati. Beata te che ti va sempre tutto liscio

Hai l’influenza. Beata te che te la puoi permettere

Non hai l’influenza. Beata te e che caxxo la peste non ti coglie mai

Hai figlie femmine. Beata te che dormo tutto il tempo da quando escono dalla tua pancia al resto dei loro giorni, non come i miei che mi fanno sudare mille camicie

Hai figli maschi. Beata te che non saprai mai come è dura la competizione femminile

Hai tempo per cucinare dolcetti ed organizzare feste di compleanno. Beata te che pettini le bambole e pitti le unghie alle paperelle

Non hai tempo per cucinare dolcetti ed organizzare feste di compleanno. Beate te perché è troppo uno sbattimento

Hai il part time. Beate te che vivi il miracolo

Non hai il part time. Beata te che almeno puoi fare carriera

Hai continuato a lavorare. Beata te che hai avuto questo privilegio

Non hai continuato a lavorare. Beata te che hai sposato Chi vuol Essere Milionario

Hai il figlio educato. Beata te che te lo sei trovato così

Hai il figlio maleducato. Beata te che almeno avrà successo nella vita

Hai il figlio che mangia. Beata te che non fai fatica

Hai il figlio che non mangia. Beata te che così è magro

Hai il figlio che piange. Beate te che esprime la propria personalità

Hai il figlio che non piange. Beata te che hai le orecchie sane

Hai il figlio che sta sempre con la faccia attaccata ad uno schermo. Beate te che hai tempo per fare cose tue

Hai il figlio che non sta sempre con la faccia attaccata ad uno schermo. Beata te che così comunicate un pò

Hai un odore decente. Beata te che ti fai una doccia

Hai i figli piccoli. Beata te, perché poi passano in fretta questi anni bellissimi

Hai i figli grandi. Beata te che ti sei riappropriata della tua vita.

 

Vi riconoscete negli uni o negli altri? Queste sono solo alcune delle frasi che ho sentito.

Tutti presi ad equivocare, coscientemente, una frase che scrivo o una frase che dite, per poter imporre quella che ritengono la durezza della propria esistenza rispetto alla mia o alla vostra. E non importa se io, se voi, non eravate affatto impegnati a fare paragoni. Loro cercheranno una virgola, una pausa, in quella frase per cercare di dare una giustificazione al loro livore. Un livore celato eh, perché da un lato ci tengono a dire che si fanno il mazzo come tu non potrai mai capire, dall’altro che mica si stanno lamentando eh. Sono contenti della loro vita … così contenti che, se non la paragonano alla tua, non dormono di notte (ma che dico, tanto non dormirebbero comunque, mica come te!).

Sai che c’è …. citando il grande Gigi Proietti …. Nu’ me rompe er ca’!

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