Io sono nata in una delle più belle regioni d’Italia. In una terra complessa, difficile. Quando chiudo gli occhi, vedo il giallo del sole e del grano, l’azzurro del cielo ed il bianco di qualche nuvola sparsa, bassa, candida, enorme. Colori brillanti, vivi, vibranti, che mi ricordano quelli che dominano su certe tele del Seicento.
L’odore del mare, delle pinete. L’allegria, l’umanità, il buon cibo.
L’odore del pane appena sfornato e dei taralli. L’olio e gli ulivi. Fieri, fiabeschi.
Una terra piena di spine, come quelle dei fichi d’india che costeggiano le strade assolate, roventi, prima di arrivare al mare.
La Puglia ha un sapore ed un odore speciale. Non è una terra per tutti. Non è facile da capire e mi manca, alle volte, come l’aria.
La Puglia è una madre dai frutti unici.
Le pesche Percoche, ad esempio, sono dolci e succose, mi sono sempre piaciute moltissimo. Le mangiavo da bambina e le hanno mangiate le mie figlie sin da subito.
Mellin ha creato una linea che si chiama Viaggio d’ Italia, una linea bio, sostenibile, buona che porta nei piatti dei più piccoli le eccellenze italiane, regione per regione.
Clara mangia un po’ di Puglia, con l’omogeneizzato di frutta biologica a base di Pesca Percoca (della mia terra) arricchito da mele e pere per farne una purea morbida, adatta sin dal 4° mese di vita.
Viaggio d’Italia propone una vasta scelta di prodotti che va dalla pastina, ai biscotti agli omogeneizzati come, solo per citarne qualcuno, quelli di frutta Mela Golden (del Trentino Alto-Adige e Veneto), Pera Williams (del Veneto e Piemonte), Mela, Pera con Pesca Percoca (della Puglia e dell’Emilia Romagna).
Viaggio d’Italia mi fa sentire a casa e non lo dico come fosse uno spot pubblicitario, lo penso e ne sono fiera. Sono fiera delle eccellenze che, sin da bambini, i nostri figli possono mangiare, attraverso il meglio che le nostre regioni sono in grado di offrire.
Gli omogeneizzati di frutta sono adatti allo svezzamento e sono senza coloranti, conservanti, senza uso di pesticidi, senza amidi e con il solo zucchero della frutta.
Forse in modo un po’ campanilistico, preferisco questi a tutti gli altri. Forse perché ho nostalgia di casa o forse perché sono semplicemente più gustosi!
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