Fare il bagnetto

Il bagnetto del neonato: Quando e Come farlo. E se al bambino non piace l’acqua?

Parliamo del bagnetto dei bambini e dei neonati. Quando cominciare, come farlo, e cosa fare se al bambino non piace (o se ha paura)  entrare in acqua, né nella vasca, né sotto la doccia. Ecco le principali accortezze secondo le ostetriche.

Sia per Allegra che per Clara ho seguito pedissequamente le indicazioni dell’ostetrica, circa i primi bagnetti, eppure  le loro reazioni sono state completamente diverse.  Se per Allegra il contatto con l’acqua è stato subito positivo, con Clara ho riscontrato timori che non pensavo i piccoli potessero avere. Ecco alcune informazioni sui bagnetti dei neonati e cosa fare se nutrono paura. 

Quando e come fare il Bagnetto al Neonato

Non appena si è staccato il moncone del cordone ombelicale, è possibile immergere il neonato totalmente nell’acqua. Fino ad allora, sarà possibile lavare singolarmente le varie parti del corpicino.

E’ importante ricordarsi che il bagnetto è un vero e proprio rito, una fase di conoscenza, reciproca.

Le principali cosa da sapere per fare i primi bagnetti

E’ importante monitorare la temperatura, anche con apposito termometro. Il calore non mai essere superiore ai 36 gradi.

Le prime volte useremo una vaschetta, non importa se sia stata creata all’uopo o sia un normale catino, l’importante è che sia tutto agevole e sicuro per l’utilizzo.

Nell’acqua, le prime volte, si consiglia l’uso dell’amido di riso. In polvere, in genere, economico, ha anche effetto lenitivo (lo uso tutt’ora, in caso di piccoli rossori). 

Il bagnetto si può fare a giorni alterni, ma se fa molto caldo, anche ogni giorno.

Terminato il bagno, è necessario avvolgere immediatamente il neonato con un telo, per evitare che si raffreddi, e poi possiamo  procedere con il massaggio.

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Bloopies. sirenette

Bloopies Gli amici del bagnetto

L’importanza del massaggio al neonato

Il massaggio del neonato è un grande primo approccio di intimità e può anche diventare un rituale per la nanna. Per il massaggio si può usare anche del semplice olio di mandorle, da spalmare direttamente con le dita.  E’ importante che venga chiesto al bambino il permesso:  anche se il neonato non capisce le nostre parole, quel chiedergli il permesso è un modo per anticipare il massaggio. E, pian piano, capirà anche lui cosa avverrà, abituandosi a quello schema. 

E cosa succede se il bambino non ama l’acqua?

Può succedere che i piccoli non amino l’acqua, ne abbiano paura. A noi è successo con Clara.

A causa delle prime influenze e febbri (Clara ha avuto le prime linee di febbre a soli 28 giorni) lei è stata meno esposta al rito del bagnetto. L’inverno particolarmente freddo e i continui malanni, ci hanno impedito di applicare lo schema che aveva reso familiare ad Allegra l’acqua. L’abbiamo lavata, spesso, a pezzi, e quando arrivava il momento di fare il bagno, erano strilli e crisi. 

Diventando più grande, abbiamo creduto che metterla nella vasca con Allegra la aiutasse, invece, la fisicità della sorella la metteva in evidente soggezione. 

La tattica che abbiamo usato per farle superare la paura dell’acqua e del bagnetto

Prima di tutto,  abbiamo capito che il bagnetto non andava forzato. 

Abbiamo lasciato la porta del bagno a aperta, ogni qualvolta la maggiore faceva il bagnetto. In tutta tranquillità, vedeva la sorella che si divertiva, che giocava. E questo la rasserenava.

Quando l’abbiamo vista più sicura, le abbiamo chiesto se voleva avvicinarsi, e, lentamente, ha cominciato a cercare l’acqua con le manine. Quando abbiamo capito che era pronta, abbiamo chiesto se voleva provare. E l’ abbiamo immersa prima con i piedini, poi con le gambine e così via.

Le prime volte, i bagnetti erano brevi e sempre in solitaria. Per evitare schizzi e gridolini che l’avrebbero di nuovo spaventata.  Lentamente, le abbiamo allungato la durata e le abbiamo proposto dei giochi.

Giochi per bagnetto

Quutopia Deep sea whales

Giochi per il bagnetto dei bambini

Quutopia Swan Lake

I giochi sono stati la fase conclusiva e vincente. Distratta, tra libricini e giochi, ha pian piano battuto la paura. Ed ora, è la prima a “chiedere” di entrare in vasca, anche se vede la sorella.

Al mare e in piscina, infine, la tattica è stata quella di dedicarsi, inizialmente, solo a lei. Per renderla sicura. Insomma, piccoli passi, molta pazienza, bambina felice!

 

 

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