Il 12 Gennaio, per me, sarà sempre la mattina in cui confusi l’indigestione di un finocchio con la prima contrazione. L’ospedale che mi aspettava per l’ induzione, mentre io ero già dilatata di 6 centimetri. La magnifica Piera, l’ostetrica che sarà sempre nei miei ricordi, che mi controllava. Quel donnone meraviglioso che mi fece la più bella epidurale che una donna possa mai immaginare.
Il 12 Gennaio, per me, sarà sempre quel secondo meraviglioso parto, doloroso al punto giusto, se così si può dire. Quelle ora passate, come al solito, a discutere con mio marito che mi beveva l’acqua, mentre stava al cellulare (ma a mandare messaggi per avvisare e tranquillizzare, non penso a guardare il Milan).
Sarà la battuta dell’anestesista che al mio “.. non andare via, potrei avere ancora bisogno”, mi rispose che ormai era fatta, e che mi aspettava al caffè, dopo una mezz’ora.
Il ginecologo che non voleva ascoltare le mie paure, legate al primo parto, perché questo sarebbe stato diverso.
Le due ostetriche che mi fecero partorire, Lorena, che aveva fatto nascere anche Allegra, e Giuseppina, di una dolcezza infinita.
Il 12 Gennaio 2018 sei nata tu, Clara.
E se è vero che, con il primo parto, si diventa mamme e papà, con gli altri figli, quelli che arrivano dopo, lo scenario di famiglia cambia, si stravolge e si nasce di nuovo.
Clara, tu, che il primo anno non ti svegliavi manco con le cannonate, facendoci vivere un idillio notturno, hai recuperato alla grande, i due anni successivi. Da Santa Clara, sei diventata Clara la Terribile, King Kong, la Distruttrice.
Tu, che dici Cotto, al posto di biscotto, Epi al posto di lupo, Mona al posto di mela.
Tu che, fino a venti giorni fa, quasi non parlavi e ora chiacchieri, in privato eh, come una macchinetta. Che vuoi tutto, tutto quello che ha in mano tua sorella. Che vuoi indossare sempre i soliti tre vestiti, e ti arrabbi se li mettiamo a lavare. Che strapazzi di coccole omicide tua sorella, e di morsi noi, se ti arrabbi.
Clara, cosa faremmo senza di te.
Buon compleanno, nostro piccolo grande Orso.
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