Vorrei essere una di quelle mamme che si alza all’alba, mentre tutti dormono, per mettermi una tuta ed andare a correre. Una di quelle che, tra una corsa e qualche vasca in piscina, avesse ancora il tempo di farsi una doccia, lavarsi i capelli, farsi una piega decente, prima di fare colazione.
Vorrei essere una mamma che, la sera prima, avesse avuto tempo, energia e voglia, di preparare una ciambella e dei biscotti con zero zucchero, uova biologiche e farina poco raffinata, per poterli disporre in modo creativo, su una tavola coloratissima, con una mise en place degna di migliaia di like.
Una che, il tempo di aver preso il caffè ed è già super loquace, versando latte vegetale nelle tazze delle figlie, chiacchiera del più e del meno, insegnando a vivere, con aneddoti che prendono spunto dalla propria di vita. Distributrice di citazione dei più grandi, da Gandhi alla Thatcher a Fedez, se serve. Dispensatrice di consigli su ogni fronte, fonte della regina delle speranza e certezze: quella che andrà tutto bene.
Una sempre in ordine, incapace di perdere la pazienza, di scomporsi verbalmente o nel viso. Dal trucco impeccabile, dalla piega perfetta, dalla mise originale e invidiabile. Senza mai una sacchetto di troppo, una busta che sgualcisce la manica del cappotto, la zip dello zaino che tira i fili del maglione. Una che non rischia mai di sudare dentro la giacca, perché ogni peso è ponderato, una capace di delegare, di dire di no, nell’eventualità fosse di fardelli troppo pesanti da caricare. Avendo quello spirito di autoconservazione, tipico della maggior parte degli uomini, che non avvertono il minimo senso di colpa, se non offrono, o non danno o non fanno o non dicono, se non esplicitamente richiesto tramite un àut àut.
Vorrei essere una mamma sempre solare, che non si fa intaccare da nulla, se non da qualcosa che davvero importa. E quello che importa non esiste, se non riguarda la famiglia.
Una mamma capace, insieme al suo compagno, di organizzare i pasti bilanciando proteine animali e vegetali, carboidrati, zuccheri semplici e complessi. Con una tabella sul frigo dagli schemi taglienti e precisi come bisturi, incapace di lasciare spazio a dubbi, perplessità o imprevisti.
Una così soddisfatta dalla sua vita professionale e personale da dare sempre e solo il meglio, a casa, un modello cui non possano che aspirare le figlie, alla vista di una persona felice, senza un se e senza un ma.
Una mamma dalla risposta pronta di fronte alla domanda più complessa, anche se a quella domanda non sa rispondere. Una che sa far divertire, educare, portare ordine, far addormentare, come avesse il potere ipnotico del pifferaio magico.
Un donna da saluto al sole, dall’alba al tramonto, con il tappetino yoga sempre sotto il braccio, senza dover rimandare, annullare, sperare nella prossima volta. In palestra, come a casa, senza strappi improvvisi all’inguine, urli alla Hulk per due addominali, impossibilità di stendere braccia e gambe per non sfasciare di nuovo la piantana accanto al tappeto.
In grado di porre le basi, solide ed indistruttibili, per la sicurezza personale delle proprie figlie, instillando in loro, già dalla più tenera età, il proprio valore, incontrovertibile e inattaccabile.
Vorrei essere una mamma che sono sicura da qualche parte esista ma che, forse, sarà perché tutto comincia dalla mattina, la cui sveglia a malapena sopporto, non potrò mai essere.
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