Quando sei mamma, giri per la città, alla ricerca di un gioco introvabile, che tuo figlio ti ha chiesto come fosse il Santo Graal. Fermi chiunque, per strada, che credi sia in grado di darti qualche informazione in più sul gioco, o sul negozio che potrebbe venderlo, solo perché lo vedi accompagnato da un bambino. Perdi la vista, su internet, per cercarlo, e sei disposta a pagarlo più di quanto valga, solo per vedere quel sorriso, quando scarterà il regalo. Pur sapendo che, con molta probabilità, dopo un paio di mesi, quel gioco che ti ha fatto fare il giro delle sette chiese, verrà sepolto nel cesto.
Mamma Semiseria
Ci preoccupiamo di tutto: di farli mangiare solo il bio, di farli vestire solo con fibre naturali, di mandarli a scuola di mandarino. Ci teniamo perché crescano avendo il meglio, possibilmente in legno, che imparino le buone maniere (anche per farci fare una bella figura in pubblico) ma da chi, poi, non si sa. Da prima che diventassi mamma, ho visto bambini cresciuti quasi solo da babysitter, tate, nei casi più fortunati, dai nonni. Come crescono i bambini che passano più tempo con le tate, con le babysitter, che con noi?
Essere mamme è difficile. Ci vuole calma e sangue freddo. Ci vuole della vodka, alle volte. Un calice di rosso, altre. Ma, quasi sempre, un tavernello o una peroni vanno più che bene. E’ difficile essere mamme perché è una guerra dei mondi. Tu contro tutto e tutti. Il più delle volte, in realtà, contro te stessa.
L’amore è il medesimo. Il resto, che Dio ci perdoni, no.
Differenze Primogenito e Secondogenito – Seconda Parte
Primo Figlio
– Scatti foto, prepari album, registri video. Organizzi mega proiezioni che manco quelle del super direttore galattico, ai tempi della Corazzata Potëmkin fantozziana. Scateni il terrore negli occhi delle amiche. Quando sentono il trillo di un tuo what’s app, tremano all’idea dell’ennesima nuova immagine del bambino d’oro.
L’amore è il medesimo. Il resto, che Dio ci perdoni, no.
Differenze Primogenito e Secondogenito – Prima Parte
Primo Figlio
– Compri – e ti regalano – una quantità di roba, che il guardaroba di tutte le Kardashian & simili prova vergogna. Tanta roba possiede, dagli 0 mesi agli 83 anni, quel fagotto che ti hanno estratto da manco dieci minuti, che pure Riccanza ritiene ci sia un pizzico di esagerazione.
I momenti migliori sono quelli in cui i figli sono piccoli, si sa. Quelli di quando, tornata dall’ospedale, non sai manco chi sei. Di quando, ogni primo starnuto, ti domandi se ce la faranno a superare la nottata. Di quando il sonno è diventata una questione di vita o di morte…. che se continui così, è più la seconda opzione che la prima.