La settimana del Festival di Sanremo è come quando il trip ti ha preso male ma anziché volare sui draghi di Daenerys, vedi Amadeus, pari pari come l’anno scorso e quello prima e quello prima ancora. E fino a quando non finisce l’effetto allucinogeno, sei costretto a rivivere sempre le stesse cose, vedendo sempre gli stessi volti, ascoltando sempre le stesse voci che raccontano sempre le stesse cose. Un incubo da “Il giorno della Marmotta”, ogni maledetto Sanremo.
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