Un paio di settimane fa, sono stata invitata alla presentazione di un libro. Il libro in questione si chiama Wonder Women: dites oui à vos pouvoirs ed è scritto da una mamma. Una mamma con tre figli
maternità
No, non te lo scriverò un pezzo apposta!
Un post per dirti che non te lo dirò mai che sei un bravo papà.
Delle righe per ringraziarti della tua posività. Non a caso, Miss Allegra si chiama Allegra, perchè l’augurio che c’è sotto è ispirato alla tua di positività, di leggerezza, di ottimismo.
Un post in cui dirti che, seppur non capirò mai perchè fai tanta fatica a legare i calzini prima di metterli via, e a lavare i vestitini di nostra figlia, sono felice che Miss Allegra abbia te come papà.
Ed è bello pensare che tu e Miss Allegra costruirete un rapporto unico, stupendo, magico, come quello che solo padre e figlia possono avere.
E , comunque, io non l’ho detto!
Marzo è la primavera. Sono i raggi del sole. E’ una grande finestra che si affaccia su qualche albero che mette i primi fiori.
Marzo è il mio compleanno. Non mi sono accorta di quando è successo, ma è successo, sono diventata grande ormai. Una donna adulta. Ed è nel giorno del mio compleanno, che penso al punto in cui mi trovo rispetto alle mie aspettative.
Hai un blog, e non scrivi manco un post per la Festa della Donna? Detto fra noi, ho pensato: No, che non lo scrivo!
Che avrò mai da dire a chi si cala tutta nello stereotipo imposto, in cui devi essere alta, magra, possibilmente stretta in abiti improbabili e su tacchi che, fino a dieci anni fa, erano appannaggio dei club per soli uomini (ma ce lo siamo dimenticate).
Rullo di tamburi. Arrivano i Nonni!
Arrivano i genitori (i tuoi) che, indipendentemente dal fatto se siano imbiancati o tinti, imbucati o invitati, si sono trasformati nei portatori ufficiali della mala educacion. Gli Acconsentitori Legali di tutto quello che ti avevano proibito quando avevi l’età che ora ha il loro nipotino.
Questo post è un pò diverso dai miei soliti, ed è un post di ringraziamento. Un ringraziamento che, sono sicura, molte di voi condivideranno. Si potrebbe chiamare “L’importanza dell’Ostetrica”, ma l’ho chiamato diversamente perchè sono un pò nell’ombra, nell’immaginario collettivo, rispetto ai (ben pagati) ginecologi.
Lunedì mattina mi sono svegliata con mio marito che mi diceva: ” Ma davvero devo andare in ufficio? Credevo che oggi avrei saltato, perchè eravamo in maternità”. Ecco, ho cominciato la settimana con un figlio maschio che non voleva andare a scuola, perchè gli avevo promesso qualcosa che non ero riuscita a mantenere.